Sarà oggi l’udienza al Tribunale dei minori Catania dei due 15enni fermati per l’omicidio di Marouene Slimane, il tunisino di 30 anni, ucciso all’alba di Capodanno nei pressi della discoteca “La Dolce Vita” di Vittoria.
L’interrogatorio dei minori
C’è molta attesa sull’esito dell’interrogatorio soprattutto perché l’altro giovane coinvolto, un 18enne, ha confessato il delitto nel corso dell’udienza tenutasi nella giornata di ieri.
18enne in carcere, fermo convalidato
Come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, che ha convalidato la misura cautelare, il ragazzo, difeso dall’ avvocato Isabella Linguanti, è stato riaccompagnato in carcere dove si trovava dopo il provvedimento di fermo del pm di Ragusa, a conclusione delle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Ragusa e della Compagnia di Vittoria.
La confessione del 18enne
Il maggiorenne, nel corso della sua deposizione, ha spiegato che il tunisino avrebbe provato a fuggire ma sarebbe stato inseguito e colpito con una spranga e con un coltello a serramanico dal branco, composto da lui e dai 15enni, che avrebbero voluto dargli una lezione per un apprezzamento ad una ragazzina romena.
“Ho provato a fermare il pestaggio”
Nella sua tesi, il 18enne ha anche detto di avere riportato una ferita alla mano, refertata al Pronto soccorso che si sarebbe procurato per fermare il pestaggio ai danni della vittima.
L’autopsia del medico legale
L’autopsia sulla salma del 30enne è stata eseguita nel cimitero di Vittoria dal medico legale Giuseppe Algieri e dal tossicologo forense Pietro Zuccarello incaricati entrambi dalla Procura di Ragusa.
Tra novanta giorni ci sarà il deposito della consulenza dei due periti che sarà determinante per ricostruire quanto accaduto, soprattutto per sapere in che modo è morto Marouene Slimane, spirato alle 4.30 del mattino dell’1 gennaio ed ancora quale colpo è stato fatale per il 30enne tunisino. Da chiarire anche se la vittima ha provato a difendersi da quella brutale aggressione.
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