PALERMO (ITALPRESS) – Prende il via oggi con la formazione dei facilitatori peer to peer (da pari a pari) il progetto sociale HARRAGA 2 che si pone l’obiettivo di provare a cambiare il punto di vista sul fenomeno migratorio, guardandolo come un’opportunità per contribuire a costruire una comunità inclusiva, sostenibile e solidale. Per fare ciò è importante creare un modello di inclusione sociale che favorisca occupazione e autonomia per giovani migranti soli in situazione di vulnerabilità, assicurando il pieno rispetto dei diritti. Capofila del progetto è CIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, che si avvale della collaborazione di importanti partner come SEND, CESIE, CLEDU e il Comune di Palermo. “Non sei solo” è quello che ognuno di noi vorrebbe sentirsi dire, non è una questione politica o ideologica, è una questione di umanità. Da questo presupposto questa alleanza di soggetti del terzo settore e del pubblico con esperienze nell’inclusione sociale, nell’accoglienza, nella formazione e nella creazione di reti ha voluto fortemente proseguire l’esperienza del progetto Ragazzi Harraga, portato avanti a Palermo da marzo 2017 a settembre 2019. Questo progetto ha dato origine ad un vero e proprio modello – ormai riconosciuto – di inclusione sociale, lavorativa e abitativa per minori migranti soli e neomaggiorenni nella città di Palermo. HARRAGA 2 rafforzerà questo modello, sistematizzandolo e condividendolo, aggiungendo alle attività già sviluppate nel precedente progetto nuovi percorsi di autonomia nel passaggio alla maggiore età mediante azioni di formazione, orientamento e inserimento lavorativo. Palermo è diventata, per molti ragazzi e giovani migranti, un approdo sicuro, dopo mesi o anni trascorsi fuggendo dai paesi di origine. Il ‘modello Harragà ha cambiato la prospettiva di osservazione sul tema della migrazione: i minori migranti sono visti come una risorsa e non un problema da risolvere. Il progetto coinvolgerà 150 ragazzi e ragazze migranti soli arrivati a Palermo: hanno fatto molta strada e oggi portano con sè un bagaglio di paure, violenze, sfiducia, incertezza sul futuro. Hanno bisogno di trovare accoglienza e protezione, incontrare persone su cui contare. Le azioni, su vari livelli, si svilupperanno in 2 anni di attività e tenderanno a far emergere le competenze dei minori migranti soli e neo-maggiorenni. Figure cardine del progetto saranno gli orientatori e facilitatori peer to peer che faranno da ponte tra i ragazzi e i partner, ragazzi neo-maggiorenni migranti che dopo un periodo di formazione seguiranno e accompagneranno i MSNA (minori stranieri non accompagnati) supportandoli e sostenendoli nel loro nuovo percorso. “Il progetto sociale Harraga 2 – dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – è un modello virtuoso di inclusione sociale e di accoglienza dei tanti minori non accompagnati che, dopo drammatiche sofferenze, trovano a Palermo un porto sicuro, un luogo in cui potersi sentire parte integrante di una comunità. Ed è questa la strada che contraddistingue il grande cambiamento culturale della città. Che mette al centro la persona e i suoi diritti rendendo visibili coloro che troppo spesso restano invisibili, dimenticati, ai margini della società e difendendo il valore della vita. Esprimo, dunque, un sentito ringraziamento al Ciai, ideatore del progetto, e a tutti i partner aderenti”.(ITALPRESS).
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