ROMA (ITALPRESS) – Castelbuono pronta a portare le eccellenze siciliane e italiane nel mondo. Il borgo, in provincia di Palermo, ha presentato ufficialmente la candidatura al circuito delle Città Creative UNESCO per il settore gastronomia. In Italia attualmente fanno parte della Rete 13 città, tra queste Fabriano, Roma e Milano. In attesa dell’uscita del bando prevista per marzo 2023, il sindaco Mario Cicero, in una conferenza stampa al Senato, ha raccontato come Castelbuono abbia identificato nella creatività, l’elemento strategico per il proprio sviluppo urbano sostenibile e come da questa premessa sia scaturita l’idea della candidatura: “Tanti anni fa abbiamo fatto una scelta coraggiosa valorizzando i nostri prodotti anche perchè così possiamo competere con il mondo. Abbiamo puntato molto sull’agricoltura di eccellenza. Siamo l’unica città candidata da Roma in giù, pensiamo di potere rappresentare al meglio il Mezzogiorno e l’Italia. Ci candidiamo a chiusura di un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, artigianale, turistico del nostro territorio, abbiamo lavorato per valorizzare al massimo tutto quello che abbiamo di qualità”.
Ignazio La Russa, da presidente del Senato e siciliano ha sottolineato: “Quando una zona si afferma per le sue qualità ha il diritto di essere supportato dalle istituzioni ma prima di tutto ci vuole la qualità, la tradizione, ci vuole il lavoro. Castelbuono ha tutto questo per cui è facile per le istituzioni stare vicino a Castelbuono, ai suoi prodotti alla sua eccellenza”.
Il senatore del PD, Alessandro Alfieri, ha ricordato che “Portando avanti la vostra esperienza fate onore al nostro paese, fate onore alla Sicilia. Quando un territorio si organizza per promuovere al meglio le sue eccellenze non deve essere solo, da oggi avete al vostro fianco anche l’istituzione del Senato, siete stati capaci di valorizzare i vostri prodotti locali”.
Tra i prodotti locali di Castelbuono c’è la manna delle Madonie, il porcino, il basilico, il miele biologico derivante dall’ape nera sicula, l’olio “Crastu”.
La rete delle città creative Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (musica, letteratura, artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia, cinema). Le 295 città, nei paesi di tutto il mondo, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le città creative contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In Italia attualmente fanno parte della Rete: Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Como, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma, Torino.
foto xc3 Italpress
(ITALPRESS).
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