CATANIA (ITALPRESS) – Un uomo di 27 anni, (G.O.B.) catanese, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante per pornografia minorile, prostituzione minorile, estorsione e atti persecutori. L’indagine trae origine dalla denuncia di una ragazza di 16 anni, che nell’agosto del 2017 era stata contatta su Messanger dall’indagato (allora 23enne) e era stata vittima di atti sessuali. L’immediato sequestro del telefono cellulare e la successiva analisi dei suoi contenuti ha consentito ai militari dell’Arma di riscontrare quanto riferito dalla minore e soprattutto di portare alla luce uno scenario “sconcertante” (come sottolineato dagli investigatori, ndr) che vedeva vittime di gravi fatti di reato anche altre minorenni.
In particolare, i carabinieri sono riusciti a identificare ed a sentire altre cinque minorenni (di età compresa fra i 13 e 16 anni) vittime di un consolidato modus operandi dell’indagato che, dopo aver individuato in rete le minori più fragili e quindi più facili da adescare, reperiva abilmente informazioni personali sul loro conto (età, domicilio, situazione sentimentale) e si adoperava, tramite perseveranti chat e videochiamate, a instaurare un rapporto di confidenza e complicità adulandole e lusingandole con complimenti, espressioni affettuose e promesse d’amore. Secondo quanto ricostruito durante le indagini, il 27enne acquisita la fiducia delle minori, convinte di relazionarsi con un fidanzato ideale, le induceva a discutere di argomenti attinenti alla sfera sessuale chiedendo loro in modo ossessivo e reiterato l’invio di foto e/o video in pose erotiche o di nudo, suggerendo persino le precise modalità di realizzazione del materiale pedopornografico e promettendo illusori incontri amorosi oppure l’acquisto di costosi vestiti o cellulari. In caso di rifiuto delle giovani vittime, l’indagato le minacciava di riferire delle conversazioni o dell’invio delle foto compromettenti ai genitori e ai fidanzati, ai servizi sociali o ai carabinieri, così – come sottolineato dalla Procura – da “controllarle emotivamente, terrorizzarle” e “estorcere loro” la produzione di altro materiale pedopornografico. Le minacciava, inoltre, di pubblicare su internet o su Facebook i loro numeri di telefono, di presentarsi in casa loro, di pedinarle o di farle aggredire, spacciandosi per un agente di un gestore telefonico in possesso di informazioni riservate. In altre occasioni, l’indagato aveva chiesto persino di intrattenere rapporti sessuali con terze persone. Per il 27enne il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.
(ITALPRESS).
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