PALERMO (ITALPRESS) – “Stagione straordinaria, ripartiamo con grande entusiasmo e con diverse novità”. C’è la voglia di migliorarsi, di fare sistema, di condividere i risultati importanti con tutte le componenti federali. Il presidente della Figc Lnd, Sandro Morgana, ha concluso la stagione con una conferenza stampa nella sede regionale del Comitato tracciando un bilancio e delineando le prospettive future di un’attività ricca e in grande espansione. “Definire questa stagione straordinaria – confessa – è il minimo. Un grazie alle società che hanno seguito tutte le prescrizioni sanitarie e condiviso la nostra ferrea volontà di riprendere a giocare in sicurezza. Devo ringraziare tutte le componenti federali per il lavoro encomiabile che è stato profuso in tutto l’anno”. I campionati si sono conclusi regolarmente, le Coppe sono state tutte assegnate. Tutta la stagione è stata “difficile, complicata e affascinante al tempo stesso. Abbiamo cominciato il 10 agosto, dopo il protocollo varato dalla Figc sulle prescrizioni di sicurezza. Abbiamo deciso di varare l’estensione del green pass a tutti campionati. La tutela della salute è stata prioritaria. Ci siamo fermati con senso di responsabilità per tre settimane a gennaio perché il virus era diventato impattante. Altro momento difficile si è avuto con il girone A di Eccellenza e girone B di Promozione per la gestione dei recuperi. Stagione splendida che ci ha rimesso in corsa. Siamo tornati a vivere”.

Morgana prosegue nella sua analisi, individuando nella formazione “uno dei motivi di orgoglio”. “Oltre 200 i dirigenti – continua – sono stati preparati. I corsi sono stati organizzati in sinergia con l’Università di Palermo e con la Scuola Palermitana di Diritto Sportivo, diretto da Laura Santoro. Ci hanno permesso di determinare un salto di qualità. Non più dilettanti allo sbaraglio, ma dirigenti seri e preparati”. Il calcio femminile è stato senza dubbio uno degli step più significativi portati avanti. “Il progetto Ragazze con i tacchetti ha prodotto un incremento importante di tesserate. Ben 220 bambine si sono avvicinate al calcio e quindi integreremo questo settore con un ulteriore finanziamento. La riforma del settore giovanile – dal 2023-2024 – vedrà la nascita dei campionati Elite, regionali e provinciali per far crescere la qualità e gli stimoli in un tutto il movimento giovanile. “Ritengo questo passaggio importante per migliorare il sistema calcio. Come sono convinto che abbia pagato la scelta di ridurre gli organici e di limitare i ripescaggi”. Gli episodi di violenza che hanno caratterizzato la stagione (34) hanno scatenato una riflessione importante. “Abbiamo deciso di varare un progetto che si chiamerà ‘Uniti contro la violenza per costruire un calcio migliore’, lo scopo è quello di costituire in ogni delegazione dei nuclei di studio tendenti a una diffusione di una cultura dello sport”.

Morgana ha inoltre parlato di impiantistica sportiva e della necessità di ridurre il gap con il Nord: “Gli investimenti sono prioritari e necessari per garantire strutture all’avanguardia, come quella inaugurata a Collesano”. La conferenza stampa finale sarà un appuntamento fisso che sarà inserito all’interno della festa del calcio siciliano, nel quale saranno premiate tutte le società che avranno vinto nei rispettivi campionati”. Il massimo dirigente regionale era affiancato dal vicepresidente Vicario Mario Tamà, dal vicepresidente Dino Corbo e dal segretario Wanda Costantino. Presente anche il direttore editoriale dell’agenzia Italpress Italo Cucci, che ha anche sollevato la tematica della squadre di calcio delle isole minori, in particolar modo Pantelleria, dove risiede. “Il tema è legato al sostegno – ha spiegato Morgana – dobbiamo determinare anche le condizioni per chi va a Pantelleria. Noi come Lnd, nel corso dello scorso campionato, abbiamo sostenuto diverse squadre che hanno affrontato compagini delle isole minori. Non abbiamo fondi infiniti, ma siamo sempre pronti a far sì che il movimento migliori e cresca, ma quello delle isole minori è un problema che riguarda solo la Sicilia, le altre regioni italiane non hanno questi problemi”.

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