PALERMO (ITALPRESS) – Sono stati firmati quest’oggi a Palermo tre protocolli di legalità tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia occidentale e la Prefettura di Palermo nell’ambito di altrettante opere che riguardano il porto del capoluogo siciliano e con l’obiettivo di prevenire e contrastare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, nonchè per verificare la sicurezza e la regolarità dei luoghi di lavoro. “E’ un protocollo particolare perchè ha consentito di evidenziare quali sono le criticità rispetto alle attenzioni della criminalità organizzata e ai fenomeni di corruzione che accompagnano queste opere – ha spiegato nel corso della conferenza stampa il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani – Il protocollo tiene conto di queste possibili aggressioni e cerca di prevenirle con un sistema che non è soltanto di prevenzione, ma ha grande importanza in fase esecutiva. Le minacce non vengono escluse solo nella fase iniziale, le organizzazioni criminali si introducono nell’esecuzione delle opere, dunque non comparendo ufficialmente ma avvantaggiandosi degli interventi previsti – ha aggiunto – Un atto impegnativo per la stazione appaltante, per gli appaltatori e per il Ministero dell’Interno che protegge i lavori che derivano dai fondi del PNRR e quegli interventi importanti che si stanno realizzando in questo periodo”.
Si tratta di tre protocolli, uno per ogni appalto interessato per il porto di Palermo, che entreranno in vigore immediatamente. Il vincolo derivato da questi protocolli scatterà già a partire dalla partecipazione alla gara d’appalto per le tre opere, dunque le regole saranno conosciute dai partecipanti fin dall’inizio al fine di evitare contenziosi. “E’ un’opera strategica e prioritaria – ha continuato Forlani – Diversa rispetto ad altri protocolli di legalità in corso con la stessa Autorità portuale. Ci saranno delle clausole che porteranno alla risoluzione del contratto qualora siano violate le prescrizioni del protocollo. E’ il modello – ha concluso – che sarà utilizzato per tutte le più grandi opere”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, è anche stato nominato dal premier Draghi quale commissario straordinario per la realizzazione delle tre opere. Nel dettaglio, la prima riguarda l’interfaccia città-porto per ricucire la ferita su via Crispi, con una passerella di 7.50 metri e una zona verde collegata direttamente con la stazione delle crociere. In questo modo, sarà garantito un afflusso logistico migliore. La spesa complessiva ammonta a 35,5 milioni di euro e la fase di verifica del progetto esecutivo si concluderà tra due giorni. Come da norma, sarà poi inviata la manifestazione di interesse e si individuerà il soggetto per la realizzazione dell’opera. La seconda opera è costituita dal completamento della costruzione di un bacino di carenaggio da 150.000 tonnellate per un valore di 81 milioni di euro. Scatterà previo apposito decreto legge e sarà, tra le altre cose, utile a Fincantieri per avviare la costruzione di navi da crociera, fattore strategico per il Porto di Palermo che annovera un terminal fatto esclusivamente da navi da crociera.
La terza e ultima opera, da 39 milioni di euro, riguarda la realizzazione all’interno del porto della viabilità nell’ambito del collegamento via mare col cantiere, in modo che si possa unire il bacino di carenaggio da 150.000 tonnellate via mare, con un ponticello per passare al di sopra del bacino stesso senza interrompere le lavorazioni. Contestualmente alla firma dei tre protocolli, è prevista la costituzione di un tavolo tecnico di monitoraggio dei flussi di manodopera coordinato dalla stessa Prefettura di Palermo, con la partecipazione di un funzionario dell’Ispettorato territoriale del lavoro e i rappresentanti delle sigle sindacali degli edili.
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