PALERMO (ITALPRESS) – “Non abbiamo ricevuto le risposte che ci aspettavamo dalla Chinnici e dal Pd, che in Sicilia ha scelto l’agenda Draghi, mentre noi puntiamo sull’agenda sociale, per i cittadini. Abbiamo fatto delle proposte anche forti perchè abbiamo sempre detto che vogliamo essere intransigenti”. Così Nuccio Di Paola, candidato del M5S alla presidenza della Regione Siciliana, in un’intervista all’Italpress, spiega la rottura dell’alleanza con il Pd per le Regionali.
“Non abbiamo mai governato a livello regionale: si sono succeduti due governi, uno di centrosinistra e uno di centrodestra. Il M5S non ha mai governato – ha aggiunto -. Abbiamo sempre detto ‘fuori la politica dalla sanità’. E’ uno slogan che dicono in tanti ma noi abbiamo fatto una proposta concreta: vogliamo ridisegnare le ASP non più su collegi politici. Oggi in Sicilia abbiamo 9 ASP che sono disegnate su 9 collegi politici e i politici le hanno utilizzate come bancomat elettorali, e nel frattempo i siciliani fanno lunghe file per le prenotazioni degli esami, mancano medici all’interno degli ospedali. Vogliamo azzerare le ASP, ne vogliamo fare solo una a livello regionale. Di modo tale che da 27 nomine politiche – direttore generale, direttore amministrativo sanitario – che prendono lauti compensi, facciamo un’unica ASP: la cosiddetta ASP 0 per uniformare la sanità su tutto il territorio, perchè non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
L’esponente del M5S replica al candidato governatore del centrodestra Renato Schifani che propone i termovalorizzatori per risolvere l’emergenza rifiuti. “I politici di vecchia data come Schifani tendono a dividere la cittadinanza. Un candidato presidente del centrodestra nuovamente parla degli inceneritori. Se volevano farli, perchè non li hanno fatti durante il governo Musumeci?”. “Questa non è una soluzione al problema. Abbiamo sempre detto che siamo per realizzare l’impiantistica in Sicilia, ma in maniera distribuita. Questo significa impianti più piccoli in ambiti territoriali. Le innovazioni ci sono e ci sono già le progettualità. Chi vuole continuare a fare esclusivamente propaganda, la continua a fare ma senza poi realizzare nulla”, spiega.
Contro il caro bollette poi parla di una “proposta innovativa e rivoluzionaria: il reddito energetico. Recuperando fondi dagli sprechi delle partecipate e degli affitti della Regione, possiamo raccogliere 50 milioni di euro di risorse proprie della Regione da destinare a un fondo di rotazione a disposizione di cittadini e imprese della Sicilia. Permettiamo ai siciliani di realizzare impianti solari, eolici, termici, per tagliare i costi della bolletta. I guadagni reinseriti nel Gse poi tornerebbero al fondo di rotazione. E’ un meccanismo che funziona in altre realtà, applichiamolo in Sicilia”, aggiunge Di Paola.

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