PALERMO (ITALPRESS) – Che sostenibilità e transizione ecologica siano tra le principali sfide del decennio lo testimonia l’impegno costante dedicato da società e istituzioni di tutto il mondo. Anche l’Università di Palermo viaggia in questa direzione, con l’avvio del nuovo Centro di sostenibilità e transizione ecologica che punta a fornire conoscenze e strumenti in materia alla comunità studentesca e a proporre un sistema di comportamenti virtuosi. All’inaugurazione hanno partecipato il rettore dell’Università Massimo Midiri e il direttore del Centro Maurizio Cellura. A coordinare le attività del nuovo istituto sarà un Consiglio scientifico composto da docenti dell’Ateneo esperti nei settori dei Sustainable development goals, i 17 obiettivi di sviluppo fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni unite: lotta alla povertà, lotta alla fame, salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, imprese e infrastrutture, riduzione delle disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta al cambiamento climatico, vita sott’acqua, vita sulla terra, giustizia e istituzioni solide, partnership per gli obiettivi e osservatorio dati.
“Sono convinto che dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dipenda l’avvenire delle nuove generazioni, che con questa consapevolezza sapranno fare la differenza per un futuro migliore -, afferma Midiri, – I nostri giovani devono essere adeguatamente formati per diventare agenti del cambiamento e indirizzare il territorio circostante con comportamenti corretti. Il Centro, benchè sia parte integrante della politica di investimenti dell’Università, punta a coinvolgere non solo i nostri 45mila studenti ma l’intera città, con scelte in grado di migliorare l’ambiente e con tecnologie sostenibili ed economicamente fattibili. I risultati si vedranno solo a medio-lungo termine, ma le basi sono ottime”. Il Centro non nasce come dipartimento, ma come istituto in grado di integrare i concetti di sostenibilità e transizione ecologica nei singoli corsi di studio: è prevista infatti l’istituzione di un tavolo di lavoro con altri dipartimenti e con i singoli studiosi dell’Ateneo impegnati in attività di ricerca e innovazione per trovare insieme soluzioni per ambiente e territorio.
Tra le attività in programma la creazione di un forum regionale sulla transizione ecologica per rafforzare il dialogo tra Università e stakeholder che operano a vario titolo nel campo della sostenibilità: si cercherà inoltre di coinvolgere piccole e medie imprese per guidarle verso soluzioni produttive eco-innovative e sostenibili. In più è stato avviato un processo di cooperazione con la Rete delle università sostenibili, di cui l’Ateneo palermitano è socio fondatore, attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro tematici (cibo a km 0, cambiamenti climatici, ecc.).
“Oggi le università hanno un ruolo proattivo nelle sfide indotte dai cambiamenti climatici, in quanto contribuiscono alla formazione dei cittadini e all’incremento di conoscenze per affrontare con professionalità scenari complessi -, sottolinea Cellura, – Grazie al Centro saremo in grado di incentivare con un approccio multidisciplinare le attività di ricerca nel campo della transizione ecologica e di rispondere ai bisogni dell’ambiente con nuovi percorsi formativi. Tra i primi Master che attueremo uno sarà dedicato ai cambiamenti climatici, un altro al mercato del carbonio”.
(ITALPRESS).
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