Il Consiglio camerale di Siracusa ha recentemente emesso una delibera con cui si revocherebbe la proposta di accorpamento di due anni fa, e che la deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars Angela Foti definisce, ironicamente, “delibera temeraria”.

Un documento in cui si evince che il settore pesca è “un settore strategico per l’economia”, nonostante appena lo scorso anno, con delibera consiliare del marzo 2015, lo stesso settore fosse stato accorpato a quello dell’agricoltura per la sua limitata percentuale di rappresentatività.

Complimenti alla Camera di Commercio di Siracusa – afferma dunque Foti – per l’enorme impulso dato in meno di un anno alla marineria peschereccia”.

“Divertiti per una delibera che in se lascia il tempo che trova, – continua la  5 Stelle – ma preoccupati perché si consolida la sensazione che abbiamo espresso lo scorso 27 maggio e che, tra l’altro, è condivisa dallo stesso MISE che ravvisa “il rischio di un prolungato mantenimento in vita dei commissariamenti già in essere e il determinarsi di nuovi commissariamenti che potrebbero sottrarre un numero crescente di Camere di commercio alla loro autonomia […] portandole nell’orbita di una diretta amministrazione regionale” e comunque l’assenza una rapida conclusione delle procedure “potrebbe apparire come strumentale alla continuità di posizioni di potere locale non più supportate da una effettiva rappresentatività dei territori di riferimento”.

“Dobbiamo, a questo proposito, – conclude la parlamentare – rilevare che le trattative per la quotazione di SAC sono adesso gestite da Crocetta, Bianco e Riggio, continuando a bypassare gli Enti soci”.

In ultimo, la deputa chiede al Consiglio camerale di Siracusa se qualcuno ha mai pensato alle conseguenze, “se mai fosse possibile revocare la proposta di accorpamento, – afferma – si verrebbe a configurare un enorme danno erariale determinato da due anni di procedimenti buttati nel cestino”.