Il fenomeno dell’acqua torbida non è sparito ad Avola, da oltre un mese il problema sta affliggendo numerose famiglie, in particolare quelle che vivono nelle zone in cui l’amministrazione ha disposto il divieto di consumo idrico.
E così, 12 consiglieri comunali, che denunciano una “grave crisi idrica e sanitaria”, hanno presentato un’interrogazione al sindaco, Luca Cannata, per chiedere spiegazioni sulla gestione complessiva della rete idrica e fognaria e sugli interventi, attualmente in corso, per far uscire dai rubinetti acqua trasparente.
A firmare l’interrogazione sono stati Nuccio Inturri, Gaetano Sano, Antonino Amato, Sebastiano Rossitto, Fabrizio Alia, Francesco Tardonato, Gabriele Rossitto, Pinella Dell’Albani, Andrea Tine’, Salvatore Guastella, Sebastiano Amato e Stefania Caldarella. E’ esattamente la metà del Consiglio comunale visto che di banchi ce ne sono 24.
“Chiediamo al sindaco se esiste un programma di manutenzione ordinaria o straordinaria della rete idrica e fognaria visto che questa amministrazione – dicono i 12 consiglieri comunali – in 10 anni non ha fatto alcun intervento di sostituzione o ammodernamento della rete idrica e fognaria”.
“Desideriamo avere spiegazioni rispetto alla motivazione della fuoriuscita di acqua torbida dai rubinetti e previsioni della risoluzione del problema. Ed ancora, chiediamo quale utilizzo specifico si può fare dell’acqua erogata dall’acquedotto comunale nelle zone interdette all’utilizzo per uso umano”.
I 12 consiglieri, che hanno richiesto una risposta scritta al sindaco, hanno sollecitato lo stesso primo cittadino a fornire risposte circa gli interventi in favore ” delle numerose famiglie che hanno subito il disagio di natura sanitaria ed igienica” e di spiegare “quali sono stati gli interventi per sanificare i recipienti delle abitazioni private o degli esercenti il commercio o la ristorazione eventualmente contaminati dalla presenza degli elementi che hanno determinato la non “conformità” dell’acqua potabile erogata dall’acquedotto comunale”.
I firmatari dell’interrogazione fanno leva anche su un altro tema, quello delle possibili iniziative dell’amministrazione “finalizzate ad indennizzare i cittadini per i disagi e danni subiti e subendi”. Nei giorni scorsi, invece, 8 consiglieri hanno chiesto al presidente del Consiglio comunale una convocazione urgente dell’assemblea per affrontare l’emergenza idrica.