Se un giornalista precario, e ce ne sono tanti ormai, decidesse di abbandonare la professione per puntare all’assegno di inclusione, l’ex reddito di Cittadinanza, prenderebbe più soldi rispetto a quelli messi a disposizione dal Teatro comunale di Noto.
L’avviso
Di recente, è stato pubblicato dalla Fondazione Teatro Tina di Lorenzo, presieduto dal sindaco di Noto, Corrado Figura, un bando per assegnare un posto da “Addetto stampa per il biennio 2024/2025″. Un incarico prestigioso, considerata la qualità delle rassegne nella città capitale del barocco, famosa in tutto il mondo e tra le tappe turistiche in Sicilia più gettonate.
Il compenso, 250 euro mensili
Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha fissato il compenso per il giornalista che avrà il difficile compito di veicolare sulla stampa internazionale le produzioni teatrali: “euro 3000,00 (Euro tremila/00) omnicomprensivi ed Iva esclusa” si legge nell’avviso pubblico, peraltro scaduto il 26 febbraio scorso.
Facendo due conti, il giornalista, al netto dell’Iva, avrebbe un compenso di 250 euro mensili, insomma meno di una colf o di una badante. Ma che compiti sono assegnati all’addetto stampa? Magari, non gravosi, considerati i soldi messi a disposizione, solo che scorrendo il bando emerge che di lavoro da fare ne avrebbe tanto il “fortunato” giornalista.
I compiti dell’addetto stampa
“Attività di segreteria e di assistenza a tutte le forme di comunicazione interna o esterna di cui si occupa l’ufficio; predisposizione ed invio ai media dei comunicati stampa; monitoraggio quotidiano della rassegna stampa (cartacea, tv, radio, web e social); collaborazione nell’elaborazione dei testi e comunicati per la promozione e produzione stampa; gestione degli accrediti stampa; gestione di newsletter e sito web; comunicazione web e social; collaborazione in loco in occasione di eventi e attività varie legati alle attività del Teatro”. Inoltre, “per tutte le esigenze legate allo svolgimento di quanto sopra descritto, il professionista avrà cura di relazionarsi con il Cda, il direttore generale ed il direttore artistico”.
I requisiti, “deve avere lavorato nei Teatri”
Tra i requisiti, oltre naturalmente all’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, “l’esperienza di almeno 12 mesi in posizioni nell’ambito di un ufficio stampa, di una redazione di una testata, di aver lavorato come addetto stampa presso Teatri, imprese culturali, media e festival”. Ed ancora, “costituirà titolo preferenziale il possesso di un diploma di laurea in materie umanistiche, giuridiche, scienze della comunicazione o economiche o un diploma ottenuto in scuola di giornalismo”.
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