Manifestazione degli ambientalisti a Melilli, nel Siracusano, per dire di no alla raffinazione del greggio, al gas fossile ed al nucleare. L’iniziativa, organizzata da 44 associazioni ecologiste e denominata “A tutto gas ma nella direzione sbagliata. Contro le bufale fossili e nucleari” si è svolta in tutta Italia.

No al Petrolchimico

Uno dei temi forti nel Siracusano è certamente quello del Petrolchimico, per il quale, Confindustria e sindacati, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per chiedere al Governo Draghi non solo un incontro ma degli aiuti per la riconversione, in quanto nel PNRR non sono previsti fondi per la raffinazione.

Critiche a Musumeci

“Bisogna passare dal fossile – ha detto un ambientalista nel corso della manifestazione a Melilli –  che nel nostro territorio ha creato tanti danni con l’inquinamento alle energie rinnovabili. Il presidente della Regione, nelle ore scorse, ha chiesto aiuti al Governo nazionale per sostenere le aziende del Petrolchimico, niente di più sbagliato”.

Solare ed eolico off shore

Gli ambientalisti spingono decisi verso le fonti rinnovabili, dunque solare ed eolico. “Gli impianti fotovoltaici e l’energia eolica rappresentano la vera svolta. Ci sono nelle nostre zone impianti con pannelli solari mentre per quanto riguarda lo sfruttamento del vento è preferibile – ha proseguito l’ambientalista –  dotarsi di impianti offshore, al mare insomma. Per la loro costruzione, il territorio dispone di conoscenze grazie ad aziende metalmeccaniche. Un tempo, nella zona di Punta Cugno, c’era polo innovativo che potrebbe essere ripristinato”.

Parco eolico offshore alle Egadi

Frattanto, si è riaperto il dibattito sul progetto del mega parco eolico offshore al largo delle Isole Egadi. L’opera prevede la realizzazione di un parco eolico con ben 190 pale, in grado di generare energia complessiva per a circa 2,8 GW, ossia pari al fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie. L’opera ricadrebbe all’interno di un’area protetta. Il progetto, infatti, andrebbe realizzato nei pressi dell’area marina protetta delle Egadi, una zona delicata per i suoi ecosistemi e per le sue bellezze naturali.

Il no dei comuni, il sì degli ambientalisti

Già da tempo i comuni trapanesi hanno espresso contrarietà al progetto. Mentre le associazioni ambientaliste hanno dato il loro benestare. Nei giorni scorsi è stato presentato all’Ars un documento di opposizione al progetto