• Condanna definitiva per l’omicidio di un anziano siracusano
  • Un giovane ha rimediato 16 anni di carcere
  • La vittima fu prima data alle fiamme per poi morire in ospedale giorni dopo

E’ stato condannato a 16 anni di reclusione, in via definitiva, per omicidio Marco Gennaro, 24 anni, siracusano, accusato del delitto di Giuseppe Scarso, un pensionato di 81 anni, prima picchiato e poi dato alle fiamme nella notte tra il primo ed il due di ottobre del 2016 nella sua abitazione, al ronco II di via Grottasanta per poi morire in ospedale, a Catania.

La conferma della Cassazione

La  Corte di Cassazione ha confermato la sentenza dei giudici della Corte di Appello di Catania nei confronti del giovane (difeso dall’avvocato Aldo Ganci) che è stato trasferito in cella, nel penitenziario di Ragusa.

L’altro imputato

Si chiude per lui questa drammatica vicenda, che sta per concludersi anche per l’altro imputato, Andrea Tranchina, amico del 24enne, che ha intrapreso un percorso giudiziario diverso. In Appello ha già rimediato una condanna pari a 17 anni di reclusione. Secondo quanto emerso nelle indagini degli agenti della Squadra mobile di Siracusa, i due ragazzi si recarono in casa dell’anziano ma, come testimoniato da Gennaro, sarebbe stato Tranchina a versare del liquido infiammabile sul corpo del pensionato per poi innescare le fiamme.

La svolta

Furono le immagini delle telecamere di sicurezza di un distributore di benzina, in via Grottasanta, nella zona nord di Siracusa, a dare i primi indizi alle forze dell’ordine, che incontrarono molte difficoltà  per risalire all’identità degli indagati in quanto incensurati, per nulla noti alle forze dell’ordine.

L’interrogatorio di un loro amico

La svolta arrivò nella giornata di sabato 17 dicembre, quando al palazzo della Questura di Siracusa si presentò un amico di Tranchina e Gennaro: nel corso della sua deposizione  svelò quel disegno ai danni del pensionato, già bersaglio di altri ragazzini di quartiere. Per gli inquirenti, ad intrufolarsi nella casa del pensionato sarebbero stati Gennaro e Tranchina  ma sarebbe stato quest’ultimo a gettare del liquido infiammabile e a dare fuoco all’anziano.