I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno eseguito un
decreto di sequestro, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, nei confronti di sei soggetti indagati per i reati
di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio.
L’imprenditore nel mirino
Le investigazioni, dirette dalla Procura della Repubblica di Siracusa e condotte dalle Fiamme Gialle della
Compagnia di Augusta, hanno fatto emergere come un imprenditore di origini genovesi, rappresentante legale di
una società attiva nella zona industriale megarese, avesse distratto circa 650.000 euro dai conti correnti societari
ed alcune autovetture aziendali nonostante avesse presentato una richiesta di concordato preventivo al Tribunale
di Siracusa e non avesse più pagato i dipendenti.
Stipendi inventati
Le indagini svolte dai Finanzieri hanno consentito di ricostruire ulteriori episodi distrattivi da parte
dell’imprenditore, di una sua conoscente e di alcuni loro parenti, a cui sono state corrisposte somme di denaro
per circa 130.000 euro a titolo di stipendio da parte della società nonostante non avessero mai prestato alcuna
attività lavorativa presso l’azienda.
Il riciclaggio
Sono state inoltre accertate operazioni di autoriciclaggio dei proventi della bancarotta per oltre 100.000 euro, che
sono stati utilizzati per costituire nuove società riferibili all’imprenditore. Sono tutt’ora in corso le operazioni di sequestro, che hanno già consentito di cautelare due autoveicoli di lusso, gioielli ed ingenti somme di denaro in contanti e sui conti correnti degli indagati.
“L’attività svolta in data odierna testimonia l’importanza dell’azione della Guardia di Finanza a contrasto dei reati
fallimentari, finalizzata a restituire quanto dovuto a tutti i creditori delle società fatte fallire illegalmente, nonché
di ogni forma di riciclaggio, fenomeno che inquina l’economia legale ed altera le condizioni di concorrenza” spiegano dal comando provinciale delle Fiamme Gialle di Siracusa.
Un arresto per bancarotta
I militari della Guardia di finanza di Siracusa hanno notificato nei giorni scorsi una misura cautelare con l’accusa di bancarotta nei confronti di Antonio Spuria, uno dei re della ristorazione a Siracusa. Il provvedimento, culminato con gli arresti domiciliari, è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Federica Piccione. Secondo una prima ricostruzione, le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, avrebbero avuto inizio a seguito di un accertamento legato ai debiti nei confronti della Pubblica amministrazione, da qui sarebbero scaturiti gli accertamenti poi sfociati nella misura cautelare.
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