Per i giudici della Terza sezione del Tar di Catania il contestatissimo bar astronave, ricavato nell’area del Castello Maniace, “s’ha da fare”.

Respinti i ricorsi dell’associazione Italia Nostra contro l’Agenzia del Demanio, il Comune di Siracusa, la Soprintendenza che avevano dato il via libera, ognuno per le proprie competenze, alla realizzazione dell’attività commerciale. Legittima per gli stessi giudici amministrativi la sanatoria disposta dal Comune, a seguito dell’abuso edilizio sull’opera, concernente la base in cemento armato e l’altezza eccessiva della struttura.

Il principio della valorizzazione di un bene

Il Tar ha sostanzialmente riconosciuto il principio della valorizzazione di un bene pubblico, richiamando una norma, per cui “Stato, Regione ed altri enti pubblici territoriali stipulano accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione”. Tuttavia, “in assenza di accordi, ciascun soggetto pubblico è tenuto a garantire la valorizzazione dei beni di cui ha comunque la disponibilità”.

Il bar astronave non è uno “sfregio” al paesaggio

Un altro passaggio chiave della sentenza riguarda l’esistenza stessa del bar astronave, fortemente contestata da Italia Nostra.

Secondo l’associazione la norma per la valorizzazione di un bene pubblico contempla “la riqualificazione degli immobili delle aree sottoposte a tutela compromesse o degradate”, per cui il bar astronave non può essere inserito in questa fattispecie, in quanto di recente realizzazione.

I giudici del Tar, invece, citando la stessa norma, sostengono che essa prevede anche  “la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati”. Insomma, il bar non è fuorilegge.

La critiche del Tar a Italia Nostra

I giudici, nella stessa sentenza, hanno criticato la stessa stesura del ricorso. “La parte ricorrente, invero, ha platealmente violato il dovere di chiarezza e di sinteticità, sia in occasione della formulazione dei ricorsi, sia nella redazione delle proprie memorie, redigendo atti obiettivamente sovradimensionati, ripetitivi e, in particolar modo, non lineari sotto il profilo espositivo” si legge nel dispositivo.

Il commento alla sentenza

Tra i primi a commentare la sentenza, l’avvocato Salvo Salerno, al fianco di Italia Nostra contro il bar astronave.

“Non mi aspettavo, in coscienza, sfracelli rivoluzionari, ma questa roba, proprio no. Infatti, dopo attenta lettura, ritengo di poter dire che si tratti di motivazione apodittica, compilativa, sommaria e povera, che non rende alcuna soddisfazione alla enorme mole di argomentazioni legali, giurisprudenza, documenti, prove, precedenti, messi in campo dai legali di Italia Nostra” scrive in un post Salerno.

 

 

 

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