Quando i medici dell’ospedale Maggiore di Modica hanno visto il corpicino senza vita del bimbo di 2 anni di Rosolini avrebbero notato delle lesioni. Ecchimosi su viso e collo che avrebbero da subito escluso la pista del malore o di un incidente domestico. Gli inquirenti, con quegli elementi in mano, hanno messo sotto torchio i familiari del piccolo, tra cui il compagno della madre del bimbo e nella serata di ieri, certi della sua responsabilità nel decesso del bimbo, hanno provveduto ad emettere un provvedimento di fermo.

Ci penserà adesso l‘autopsia a svelare in che modo la vittima ha perso la vita, da quanto emerso nell’ispezione cadaverica quei colpi subiti avrebbero condotto il piccolo alla morte, resta da capire, qualora fosse confermata in sede di convalida la misura cautelare nei confronti dell’uomo, se i colpi sono stati inflitti con l’obiettivo di ammazzare intenzionalmente la vittima. Elementi che avranno un certo peso in caso di processo ma per la famiglia del bimbo cambia poco anche se restano altri dubbi in questa storia, in particolare il comportamento della madre. Pure lei, nella drammatica giornata di ieri, è stata sentita dai poliziotti allo scopo di accertare se ha assistito all’aggressione del convivente oppure si trovava da un’altra parte. Interrogativi che saranno sciolti nelle prossime ore dagli inquirenti, del resto non è da escludere che la madre possa aver dato un contributo notevole alle indagini, che, comunque, non sono affatto chiuse.

L’altro aspetto da verificare sono i rapporti tra l’uomo ed il figlio della donna, in particolare le forze dell’ordine hanno intenzione di svelare se, in passato, l’indagato si è reso protagonista di violenze ai danni della vittima. Il piccolo, secondo le informazioni degli investigatori, sarebbe arrivato senza vita all’ospedale Maggiore di Modica ed in un primo momento si era ipotizzato che il bimbo fosse morto a seguito di un malore.