Una bomba carta è stata fatta esplodere questa notte contro una vetreria in viale dei Comuni, nella zona nord di Siracusa.

I danni al negozio

La deflagrazione, avvertita intorno all’una, ha causato il danneggiamento della saracinesca dell’attività commerciale, come emerso al termine degli accertamenti da parte degli agenti della Squadra mobile che indagano sull’episodio.

Ipotesi racket delle estorsioni

Non si esclude che possa trattarsi di un avvertimento legato al racket delle estorsioni ma gli inquirenti stanno verificando ogni aspetto della vita del commerciante per riuscire a dare una chiave di lettura più precisa sul messaggio intimidatorio.

I fatti in viale dei Comuni

Da tempo, viale dei Comuni sembra essersi trasformata in un luogo di scontro tra gang. Si sono verificati altri avvertimenti, tra cui l’incendio ai danni di un negozio di fiori, avvenuto circa due anni fa, inoltre, in merito ad un tentato omicidio a Francofonte, risalente allo stesso periodo, i tre arrestati e la vittima sono tutti siracusani ma cosa più importante, stando alle ricostruzioni della polizia e dei magistrati quel drammatico fatto sarebbe riconducibile ad una violenta contrapposizioni tra gruppi.

Le indagini della polizia

Sono accaduti altri episodi inquietanti, come aggressioni o occupazione abusiva di case ma, in merito alla bomba carta di questa notte, la polizia non ha ancora elementi per ricondurla in quel “calderone”.

Bomba a pizzeria

Il 15 settembre dello scorso anno una bomba causò il danneggiamento di una pizzeria, ricavata in via Lentini, a due passi da viale dei Comuni. Per quell’avvertimento, di recente, sono stati arrestati Jonathan Destasio, 30 anni, Keven Perez, 24 anni e Raffaele Fileccia, 47 anni, raggiunti da una ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Siracusa.

Le telecamere ed il movente

Le indagini della polizia hanno avuto una forte accelerazione dopo la scansione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Non solo quelle in cui è avvenuta l’esplosione ma anche le aree vicine, allo scopo di individuare il percorso degli attentatori che sono stati riconosciuti dagli agenti della Squadra mobile.

In merito al movente, gli inquirenti ritengono improbabile la tesi di una intimidazione legata ad una estorsione, per cui starebbero battendo altre piste, tra cui una forte contrapposizione con il gestore del locale.