Tra le priorità delle comunità della zona industriale del Siracusano, che comprende il capoluogo, Priolo, Melilli ed Augusta, ci sono le bonifiche. Oltre all’aspetto strettamente ambientale, con il risanamento del territorio, ci sono anche questioni economiche, perché i lavori di bonifica avrebbero l’effetto di produrre lavoro, con ricadute notevoli su questa fetta della Sicilia sudorientale. Di questo si è parlato stamane a Priolo nel corso del seminario dal titolo “I siti di interesse nazionale in Sicilia: un percorso di bonifiche ed innovazione e di risanamento del territorio”. Oltre al sindaco di Priolo, Pippo Gianni, all’incontro ha preso parte anche l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.

“Il territorio di Priolo è oggetto di una serie – ha detto l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon –  di iniziative per le quali sarà necessario rimodulare i fondi per trovare nuove risorse. Siamo al fianco del Comune e dell’amministrazione per sostenere le azioni intraprese e c’è la volontà del governo regionale di intervenire per difendere un’area che presenta varie criticità. Con gli uffici del dipartimento che si occupano di bonifiche stiamo portando avanti tutti i passaggi necessari. Ritengo che per raggiungere l’obiettivo bisogna coltivare delle sinergie tra Sicilia, Roma, ministero, commissario nazionale per le bonifiche, Ispra e altri soggetti. L’intesa istituzionale viene prima di tutto. Da questa stretta collaborazione – ha aggiunto  l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon. conseguono quelle azioni concrete, operative, che rappresentano la soluzione ai problemi storici del territorio”.

“Il nostro obiettivo – ha commentato il sindaco Gianni – non è quello di avere risorse; chiediamo che la Regione e il
Ministero si facciano carico degli interventi per la bonifica e la messa in sicurezza permanente dei siti Thapsos e campo sportivo ex Feudo. E’ impensabile sprecare somme considerevoli per asportare le ceneri di pirite; per questo, insieme ai Dirigenti regionali che l’8 luglio scorso hanno effettuato un sopralluogo a Priolo, abbiamo immaginato un intervento di capping”.

“Un incontro davvero costruttivo – ha detto il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per le bonifiche delle discariche abusive – dal quale è emersa la volontà di fare sistema per lavorare  sull’inquinamento e sulle bonifiche. Ha detto bene il sindaco Gianni, dobbiamo cooperare per raggiungere importanti risultati a favore dei cittadini”. “Gli interventi in aree pubbliche attualmente rimasti in sospeso – ha sottolineato Marcello Farina, responsabile delle bonifiche di Arpa Sicilia – sono l’eredità di 3 accordi di programma, del 2005, 2008 e 2015. Riguardano in particolare tutte le aree in cui sono state depositate le ceneri di pirite. Al campo sportivo di Augusta il problema è in via di risoluzione in quanto è stato assimilato ad una discarica e rientra dunque nella giurisdizione del Commissario Nazionale per la bonifica delle discariche abusive; purtroppo a Priolo, sia a Thapsos che al campo sportivo ex Feudo, il problema negli anni non è stato risolto. L’obiettivo è cercare di chiudere questo intervento con il nuovo accordo di programma, che dovrà essere necessariamente licenziato entro il 31 dicembre di quest’anno, con interventi sostenibili, quindi non mediante l’asportazione ma attraverso la messa in sicurezza con ricopertura delle ceneri e successivo isolamento, per evitare che qualcuno possa venire a contatto con la pirite. Questo – ha concluso Farina – dovrà essere l’indirizzo progettuale da applicare per chiudere  definitivamente questa passività ambientale”.

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