“Apriremo nuova pagina ambientale e disporremo un tavolo di confronto di cui faranno parte il ministero dell’Ambiente, la Regione Siciliana e i sindaci del territorio per stabilire quanti fondi saranno stanziati, indicando modalità e tempi certi. L’Eni Rewind in questo momento sta parlando di 260 milioni di euro”. E’ quanto ha svelato a Siracusa, in Prefettura, il ministro dell’ambiente Sergio Costa poco prima dell’incontro con i sindaci dei Comuni della zona industriale di Siracusa. Il ministro afferma che oltre all’Eni “potranno accodarsi altri soggetti privati in questa modalità che deve prevedere tempi certi e risultati sicuri. Iniziare per togliere le schermaglie giuridiche di chi ha torto o ragione e mettere al centro il benessere dei cittadini”.
Il ministro, inoltre, ha dettato un cronoprogramma
“Dobbiamo stabilire modalità ed i tempi per le bonifiche ma soprattutto occorre fissare gli impegni che devono essere assunti di fronte allo Stato. L’Eni è di proprietà al 30 per cento dello Stato. Ho riscontrato – ha detto il ministro dell’Ambiente – una certa disponibilità ed oggi li incontrerò per definire questa disponibilità concreta. Dobbiamo risolvere le cose insieme. Mi aspetto che gli altri facciano lo stesso. Non credo che ci sia qualcuno che voglia restare isolato. Se qualcuno lo vuole fare se ne assume le responsabilità. Non ci sarà un soggetto privato che intende mettersi contro questi percorso. Un privato si vuole mettere contro il popolo italiano o il popolo siciliano?”
Il ministro dell’Ambiente ha anche affrontato il tema dei rifiuti
“Non è stata bocciata la riforma dei rifiuti, abbiamo inviato le osservazioni che adesso sono in valutazione ambientale strategica” ha detto il ministro, rispondendo ad una domanda sulla recente bocciatura dell’Assemblea regionale siciliana alla riforma dei rifiuti che ha scatenato una dura reazione del presidente della Regione. “Per la fine di novembre, queste valutazioni – aggiunge Costa – saranno definite dalla Commissione regionale e poi si andrà al Parlamento regionale. E’ un discorso tecnico ma non c’è stata alcuna bocciatura”
Poco dopo il vertice in Prefettura, il ministro ha incontrato i dirigenti di Eni Rewind che hanno confermato l’impegno economico.
“Eni Rewind ha avviato le attività di messa in sicurezza e di bonifica di suoli e falda secondo i decreti emessi dal Ministero dell’Ambiente e dagli enti. A oggi la società ha già speso 395 Mln € e stima ulteriori costi per 260 Mln €, di cui 150 circa per la gestione dei sistemi di trattamento delle acque di falda realizzati e gestiti sul sito” fanno sapere dall’Eni.
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