Il giudice del tribunale di Siracusa, Liborio Mazziotta, ha disposto gli arresti domiciliari per un uomo di 37 anni di Pachino, Christian Lombardo, accusato di atti persecutori e lesioni aggravate ai danni della ex moglie. Si tratta di un aggravamento della misura cautelare, in quanto, come emerge nel provvedimento, l’indagato, in rotta di collisione con la donna per l’affidamento del figlio, aveva il divieto di avvicinamento alla vittima. A sollecitare l’arresto, il 27 ottobre, è stata la Procura di Siracusa, a seguito di un’aggressione avvenuta il 21 ottobre in corso Gelone, nel cuore di Siracusa, ai danni del compagno della ex compagna, costretto a recarsi al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I per le contusioni riportante.

Secondo quanto emerso nel dispositivo del giudice, sulla scorta della denuncia presentata dalla coppia, il trentasettenne si sarebbe poi presentato nella struttura ospedaliera in cerca della ex moglie “intimandole di accettare l’accordo proposto per la cura del loro figlio”. Il compagno della donna, come indicato nel referto medico, ha riportato “un trauma cranico, un trauma facciale con frattura delle ossa del naso, trauma addominale, con una prognosi di 20 giorni”.

Nella ricostruzione fornita dalla vittima, il trentasettenne si sarebbe recato a Siracusa per far valere le sue ragioni in modo violento e così avrebbe atteso che il compagno della ex moglie uscisse dal suo ufficio. A quel punto,  secondo la tesi dell’accusa, lo avrebbe colpito all’altezza della nuca per poi farlo cadere. Avrebbe proseguito nel pestaggio, infliggendo la sua rabbia contro il viso della vittima che non avrebbe  potuto far nulla per liberarsi.

Nel provvedimento cautelare, il giudice del tribunale di Siracusa ha imposto al trentasettenne “il divieto di allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari” ma ha anche rigettato la richiesta formulata dal magistrato della Procura di Siracusa, lo stesso che ha coordinato le indagini degli agenti di polizia, dell’uso del braccialetto elettronico.

 

 

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