A distanza di poche ore dall’assemblea provinciale del Pd, in cui è stata presentata una mozione durissima contro il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana, in cui lo si invita a farsi da parte, è arrivata una prima reazione.

La sfida di Raiti

E’ quella della vicesegretaria provinciale del partito, Glenda Raiti, che ha sostenuto la candidatura di Maria Grazia Ficara alla segretaria cittadina del Pd,  che lancia il guanto di sfida, chiedendo ai proponenti del documento con dentro l’area Bonomo-Cutrugo, Left wing, Gd e spadiani, sostenitori di Alessandro Dierna, di presentare una vera mozione di sfiducia “al Segretario provinciale, che porti a un nuovo congresso provinciale dopo appena sei mesi dalla conclusione del congresso”.

L’annuncio delle dimissioni di Giunta

Contestualmente, Raiti, in merito all’assemblea di oggi, solleva dubbi di legittimità, chiamando in causa la presidente dell’Assemblea, Renata Giunta, esponente dell’area Bonomo-Cutrufo, che, nel corso del suo intervento, ha annunciato le dimissioni.

“La richiesta di rinvio – dice Raiti –  era stata consegnata in Direzione alla Presidente Giunta, la quale non l’ha presa in considerazione, confermando una convocazione dell’assemblea di dubbia legittimità. La Presidente Giunta, votata dall’assemblea degli aventi diritto, ha annunciato, nella riunione odierna, le proprie dimissioni, atto che apprezziamo e che riteniamo doveroso e non rinviabile”.

Raiti, “non un’assemblea ma una riunione di parte”

Peraltro, la stessa Raiti, tornando sull’assemblea, l’ha bollata come “una riunione di parte dei membri dell’assemblea provinciale” su cui pende “il parere della commissione regionale di garanzia autorevolmente richiesto da Giuseppe Stefio, Sindaco di Carlentini e unico consigliere provinciale PD”

La galassia di posizioni

La vicesegretaria provinciale ritiene che in quella mozione non si parla esplicitamente di richiesta di dimissioni a Gerratana, inoltre nello stesso documento emergono delle posizione diverse nella componente attorno a Dierna laddove è scritto che serve  “una seria riflessione sull’opportunità di continuare l’esperienza e una seria verifica programmatica”.

Per il braccio destro di Gerratana, questo passaggio evidenzia “posizioni articolate e dialettiche tra i proponenti del documento”, da qui l’apertura all’ascolto “delle critiche politiche avanzate dalla componente Left Wing e dagli interventi dei GD particolarmente apprezzati”.

La stoccata a Bonomo

Raiti, a proposito delle ragioni della spaccatura della maggioranza che, sei mesi fa, aveva portato all’elezione di Gerratata, la riconduce anche “questioni forse legate a preoccupazioni e ansie personalistiche di scenari tutti da immaginare e riferiti a prossime e lontane elezioni”. Il riferimento, senza mai nominarlo, sarebbe all’ex deputato regionale Mario Bonomo, che, secondo questa analisi, si sarebbe agitato a partire “dall’elezione provinciale del Sindaco Stefio da un lato e dall’ingresso del capogruppo di Siracusa Massimo Milazzo in maggioranza dall’altro”.

“Ad oggi, non è stata dunque presentata, né votata da una maggioranza dei membri elettivi – in un’assemblea alla quale siano stati convocati tutti i componenti di diritto (elettivi e per funzione) – una mozione di sfiducia al Segretario provinciale ai sensi del comma 11 art. 8 dello Statuto regionale” chiosa Raiti.