Il Siracusa calcio, squadra che milita nel campionato di Eccellenza siciliana, ha annunciato l’arrivo di Pietro Santapaola, 19 anni, originario di Messina, trequartista.

Il caso a Cosenza

Il suo prozio è il boss catanese Nitto Santanpaola e sebbene il giovane calciatore con Cosa nostra non c’entri nulla quel cognome gli ha portato tanti problemi, come nel caso della sua esperienza a Cosenza.

La società calabrese, nel marzo del 2021, lo mise fuori rosa per via della sua parentela con il capo della cosca catanese: una vicenda che fece clamore, ad occuparsene fu anche la Gazzetta dello Sport e come conseguenza alla scelta del Cosenza, il legale del calciatore, l’avvocato Silvestro Salvatore presentò un esposto alla Procura della Repubblica per mobbing.

Assolti i dirigenti del Cosenza

Nel gennaio scorso, a seguito di quella denuncia da cui ne è scaturito un processo, il gup del Tribunale di Cosenza ha assolto il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio, ed il responsabile delle giovanili, Sergio Mezzina.

“La mafia mi fa schifo”

Pietro Santapaola ha raccontato la sua vicenda in una puntata de Le Iene, andata in onda su Italia 1. Il calciatore ha riferito della sua conversazione con un dirigente del Cosenza in  merito alla sua esclusione.

“Mi ha detto che avevo un cognome molto pesante – dice il calciatore nell’intervista a Le Iene – e mi sono messo a piangere, ero distrutto. In quel momento, ho pensato che non avrei mai più giocato a pallone. Io non c’entro nulla con la mafia. Cosa penso della mafia? E’ brutta, mi fa schifo”.

“Contento di essere a Siracusa”

Pietro Santapaola ha già sostenuto il suo primo allenamento con il Siracusa ed assicura di essere contento di questa esperienza con la maglia azzurra. ““Ho accettato con grande entusiasmo l’offerta del Siracusa e – ha detto Santapaola – non vedo l’ora di scendere in campo con la maglia azzurra. Voglio dare il mio contributo per portare in alto la squadra. Qui ci sono tutte le condizioni per disputare un grande campionato. Ringrazio la società per avermi
dato un’occasione che intendo sfruttare al meglio, anche perché devo riscattarmi pure io. Il mister? E’ molto bravo, sa lavorare bene con i giovani ma anche con i calciatori più esperti. Sono contento di essere a sua disposizione”.