L’Assessorato ai Beni e alle Attività culturali di Siracusa lancia la proposta di un “Comitato Caravaggio al Borgo Santa Lucia” al fine di coordinare tutti gli interventi, esterni e interni alla Chiesa di Santa Lucia Fuori le Mura”, per creare le condizioni ottimali per il ritorno del Seppellimento di Santa Lucia nella nostra città, previsto per il 13 dicembre. Un’iniziativa dell’assessore Fabio Granata dopo le polemiche sul trasferimento della tela a Roma, tappa che precederà quella di Rovereto per una mostra al Mart.

“Con la Soprintendente Donatella Aprile e con altri soggetti istituzionali e associativi, vanno coordinati una serie di interventi e di iniziative che creino le condizioni indispensabili di sicurezza e climatiche e la miglior accoglienza possibile per il ritorno del nostro capolavoro e per la sua piena valorizzazione nella sua sede definitiva” assicura Granata.

L’assessore alla Cultura proverà a ricucire i rapporti con il Fronte del No, da sempre contrario al prestito dell’opera di Caravaggio. “Coinvolgeremo la Curia, la facoltà di Architettura, il liceo artistico Gagini, la Pro loco, la Biblioteca Santa Lucia, le guide turistiche e le associazioni culturali, ovviamente anche quelle che sono state contrarie al prestito del capolavoro. Bisogna pacificare la Città attorno alla piena valorizzazione dei suoi luoghi dell’Anima e dei suoi capolavori, a iniziare dal Caravaggio. Torniamo a “volare alto” e mettiamo da parte ogni polemica. Il sindaco Francesco Italia e la Soprintendente dovranno essere i garanti del Comitato e delle sue finalità”.

Frattanto, dopo le accuse di Vittorio Sgarbi l’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, ha replicato duramente.

“Nel mio intervento in merito alla vicenda – dice Visentin – del trasferimento della tela del Caravaggio raffigurante “Il Seppellimento di Santa Lucia”, è stato semplicemente raccontato un episodio che risale a circa 10 anni fa. Non si capisce per quali motivi, ciò, ha scatenato una reazione nei confronti del sottoscritto da parte di Sgarbi, peraltro mai citato nel mio comunicato, assolutamente spropositata e contenente una serie di offese ed insulti del tutto gratuiti.
Ciò purtroppo non stupisce conoscendo il personaggio. Insultare ed aggredire le persone che dissentono da lui è una cifra della sua vita. Io non intendo fare polemica, il suo comportamento non merita risposta. Va riconosciuto, però, a suo merito l’aver curato bene gli interessi della istituzione che presiede: il Mart. Complimenti. Avrebbe dovuto essere compito, come avvenuto in passato, di noi siracusani impedire il trasferimento della tela, che al di là di ogni considerazione di natura giuridica appartiene alla città di Siracusa. Non entro nel merito delle specifiche accuse e degli insulti a me rivolti che potranno, ricorrendone gli estremi, essere oggetto di discussione in altre sedi”.