Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha espresso il suo no al prestito del Seppellimento di Lucia di Caravaggio al Mart di Rovereto. Ma nella sua giunta c’è chi la pensa in modo diverso, tra cui l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, favorevole al trasferimento della tela per una mostra dedicata al maestro della luce organizzata dal presidente del Mart, Vittorio Sgarbi.

Sul carro del Fronte del No al prestito, oltre ad alcune associazioni ed al sindaco, è salita la Curia di Siracusa che, in qualità di custode del quadro, di cui è proprietario il Fec, costola del ministero dell’Interno,  aveva espresso inizialmente parere favorevole, salvo poi fare un passo indietro alla scoperta che la tela non necessita di restauro, come ammesso dall’Istituto autonomo del restauro. Ma questa polemica infinita tra il Mart e parte della città, secondo Granata, penalizza l’immagine di Siracusa e lo stesso assessore alla Cultura spiega le ragioni del suo sì al prestito del Caravaggio.

“Questa “insostenibile” commedia sul Caravaggio – dice Granata – rende, comunque finisca, un pessimo servizio alla reputazione e all’immagine della nostra città. L’intero sistema mondiale delle mostre e dell’arte è basato sulla libera circolazione attraverso scambi e prestiti delle opere che viaggiano e ritornano ai loro siti, con tutte le garanzie di sicurezza, facendo circolare suggestioni, cultura, emozioni. La nostra piccola Siracusa, decide di
tirarsi fuori da tutto questo, abbarbicata al “suo” Caravaggio, con motivazioni che a me sembrano provinciali e soprattutto incomprensibili”

Sulla posizione del Comune di Siracusa, Granata sostiene che non ha alcuna competenza, visto che della tela non è né il proprietario né il custode. “Il Comune, lo ripeto per l’ultima volta, – dice Granata – non aveva e non ha competenza alcuna sul quadro. Il sindaco ha voluto legittimamente interpretare un sentimento che lui ritiene maggioritario in città.  Io, alla luce della nostra mancanza di competenze e dopo aver partecipato alla Conferenza stampa del Maniace da Assessore alla Cultura delegato dal Sindaco, mi sono invece sempre mosso solo nella logica di assicurare alla Città tre importanti risultati: la mostra/scambio, la Copia e soprattutto il ritorno della tela messa in sicurezza, nella sua sede naturale, determinando così una fase nuova nella vita della Borgata”.

Nell’accordo sottoscritto con il Mart di Rovereto per il prestito della tela, è previsto uno scambio di opere d’arte che, secondo Granata, avrebbe permesso di organizzare una mostra sul 900 italiana proprio a Siracusa.

“A questo punto, se il Caravaggio partirà, l’amministrazione comunale, relativamente – dice Granata – alla grande mostra sul 900 italiano, per dignità ma anche per coerenza con la posizione espressa dal Sindaco, non potrà più esser tra gli organizzatori, nonostante lo scambio e la conseguente mostra siano state proposte, discusse e decise tra me e Vittorio Sgarbi. Ma sono certo che il Mart non mancherà al suo impegno con la città, magari organizzando la Mostra attraverso la Regione siciliana.  Infine, nessun problema con Italia e nessuna “sconfessione”, visto che per nostra fortuna non siamo una chiesa: abbiamo due ruoli diversi e siamo due uomini liberi, uniti dall’amore per la nostra città”.