E’ scontro ad Avola per le tariffe legate al servizio idrico. Il consigliere d’opposizione, Antonino Campisi, ha presentato una interrogazione in merito “alle bollette a saldo dell’anno 2022”.

Aumenti superiori al 100%

Secondo quanto sostenuto dall’esponente politico  “il saldo dovuto dai cittadini avolesi, in base all’acconto, avrebbe dovuto essere di 81 euro ad utenza, ritiene ingiustificato l’importo richiesto di ben 187,16 euro, che non sembra né giustificato né legittimo, anche perché le spiegazioni concesse dall’amministrazione a posteriori, appaiono contraddittorie”.

La guerra in Ucraina

Il consigliere, nella sua arringa politica, sostiene che l’amministrazione ha giustificato questi aumenti addebitandoli ai costi riconducibili alla guerra in Ucraina.

“In particolare, non è affatto convincente la tesi espressa dall’amministrazione del maggior costo dell’energia elettrica per la guerra in Ucraina, specie se messa a confronto – attacca il consigliere di opposizione all’amministrazione di Rossana Cannata -con la motivazione contenuta nella bolletta di saldo che fa riferimento piuttosto all’aumento di 50mc di acqua che sarebbe stata fornita agli utenti. In tal senso ha quindi chiesto tutti i chiarimenti necessari a verificare la legittimità della richiesta a partire dalla motivazione, visto che ci sono evidenti difformità sulle reali ragioni di questo aumento esagerato dei costi idrici”.

Le richieste nell’interrogazione

In particolare Campisi, ha chiesto di sapere, “qualora il motivo fosse, come espresso nelle bollette, l’aumento della fornitura, come possa essere possibile l’aumento unilaterale della presunta fornitura di 50 mc, pari ad un aumento del 20% del totale di acqua erogata, in un sistema gestito in regime forfettario, laddove non si registra
la reale quantità dell’acqua fornita e dove, quindi, non è possibile accertare l’effettiva erogazione della presunta fornitura aggiuntiva”.

Inoltre, il consigliere spiega che, “se al contrario fosse vera l’altra motivazione, e cioè quella della conseguenza di maggiori costi per la guerra in Ucraina, sarebbe necessario sapere anche l’entità dei ristori parziali ottenuti dal comune da parte dallo stato per il caro bollette, per valutare se la richiesta ai cittadini sia congrua o se piuttosto il comune potrebbe” conclude.