“Le liste civiche torneranno nel tavolo del Centrodestra a partire dal prossimo incontro per parlare di programmi e poi di candidati a sindaco ma è importante che la coalizione si allarghi, comprendendo anche i movimenti di Garozzo e Foti“.
Lo afferma a BlogSicilia il coordinatore provinciale della Lega Siracusa, Enzo Vinciullo, che ha partecipato al vertice di ieri sera del Centrodestra, la cui vigilia è stata contrassegnata dalle polemiche per via dell’esclusione di liste e movimenti civici dalle riunioni, come emerso in una nota di Fratelli d’Italia.
Chi c’era all’incontro
Al vertice di ieri, c’erano il commissario provinciale di FdI, Peppe Napoli, il coordinatore della Lega Siracusa, Enzo Vinciullo, il dirigente regionale della Lega, Sebastiano Moncada, il commissario cittadino della nuova Dc, Gianmarco Lo Curzio, il coordinatore cittadino dell’Udc, Pierluigi Chimirri, il coordinatore cittadino del Mpa, Roberto Di Mauro, il coordinatore di Siracusa di Forza Italia, Gianmarco Vaccarisi.
“Liste superano 5%, partiti no”
Secondo Vinciullo, nel corso della discussione, i rappresentanti del Centrodestra avrebbero concordato di tornare alle riunioni originali, con tutti dentro, partiti e liste. “Le liste civiche, come dimostrato dalle elezioni del 2018, – afferma a BlogSicilia Enzo Vinciullo – sono riuscite a superare lo sbarramento del 5%, obiettivo non raggiunto dai partiti tradizionali, tranne che da uno. Per cui, pensare di estromettere movimenti che hanno portato in aula consiglieri comunali è una scelta senza logica soprattutto se proviene da chi, in quel Consiglio, è rimasto fuori”.
“FdI non può dettare regole”
Il coordinatore della Lega Siracusa ha spiegato di ritenere sbagliata, nel metodo, la decisione di Fratelli d’Italia di escludere le liste civiche dal confronto. “Poteva anche andare bene -aggiunge Vinciullo – ma prima bisognava discuterne con i partiti, invece l’abbiamo appresa con un comunicato stampa. Inoltre, Fratelli d’Italia, nel precedente Consiglio, non aveva consiglieri comunali, per cui dettare le regole non è certamente una buona pratica nell’ambito di una coalizione”
Prima il programma poi il candidato
Per Vinciullo, la base di partenza è il programma della coalizione per poi procedere all’individuazione del candidato sindaco. Quindi, nella tesi del coordinatore della Lega, al momento, tutti quelli in lizza per essere il leader del Centrodestra per la corsa a Palazzo Vermexio dovrebbero fare un passo indietro, tra cui Peppe Assenza, l’ex presidente dell’Ias gradito ad una buona fetta di Forza Italia, a Fratelli d’Italia ed al deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta.
“Se da altri paesi – dice Vinciullo – devono venire ad imporre delle scelte nella città capoluogo, io non ci sto. Dobbiamo sederci e discutere di programma, di certo il candidato non può essere imposto alla città di Siracusa, altrimenti lo sono anche io”.
Allargare la coalizione a Garozzo e Foti
Nella prospettazione di Vinciullo, il Centrodestra, per battere Italia, soprattutto al primo turno, deve allargare il fronte ed il pensiero corre al movimento, denominato Officina civica per Siracusa, composta dall’ex sindaco Giancarlo Garozzo, dall’ex assessore comunale, Gianluca Scrofani, dall’ex consigliere Salvo Castagnino, che, però, un candidato a sindaco lo ha espresso: Alfredo Foti, ex assessore ai Lavori, nipote del potentissimo ex sottosegretario al Tesoro, Gino Foti, scomparso.
“Non possiamo presentarci al cospetto di questo movimento con un candidato nostro, spiegando che ha un profilo migliore rispetto a loro. L’obiettivo mio è di mettere in piedi una grande coalizione perché dobbiamo liberare Siracusa da questa amministrazione”.
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