Assicurano di essere “solo” delle liste civiche, sei in tutto, “di estrazioni politiche diverse ma unite da una visione comune della politica e della città”, che si presenteranno agli elettori siracusani nella prossima primavera quando si voterà per il sindaco ed il Consiglio comunale. Come nome è stato scelto Officina civica per Siracusa, la candidatura a sindaco è stata offerta ad Alfredo Foti, ex assessore ai Lavori pubblici, che, comunque, sarà accettata.

Chi sono i capi di queste liste civiche

Dentro questa coalizione ci sono le seguenti liste: Fuori sistema, riconducibile a Giancarlo Garozzo, ex sindaco di Siracusa e dirigente di Italia Viva; Laboratorio civico, rappresentata da Salvatore Castagnino, ex consigliere comunale, e Carlo Busiello, iscritti a Fratelli d’Italia; Siamo Siracusa, con a capo Moena Scala, ex presidente del Consiglio comunale con un passato nel M5S; Cantiere Siracusa, guidato da Gianluca Scrofani, ex assessore comunale, ed infine Insieme, che vede a capo Antonino Casella.

“Sei liste civiche, distanti dalle ingerenze politiche o di potere e dallo scudo dei partiti tradizionali, sono al lavoro da diversi mesi nella elaborazione delle linee programmatiche per una gestione amministrativa più snella, incisiva e alla portata del cittadino” spiegano, in un comunicato, i rappresentanti delle sei liste civiche

Garozzo e Italia

Nell’intricatissima politica siracusana, resta poi da capire, quando le elezioni saranno ad un passo, come si comporteranno i cosiddetti partiti tradizionali. Italia Viva, dove Garozzo ha un ruolo importante, essendosi candidato alle elezioni nazionali, dovrebbe convergere con Azione, il partito di Calenda, in cui milita il sindaco in carica Italia che ha già annunciato di voler tentare un bis. Solo che, in più occasioni, Garozzo ha manifestato la sua contrarietà a convergere su Italia, che è stato suo vicesindaco dal 2013 al 2018.

La ex squadra di Garozzo

L’ex sindaco legato a Renzi dialoga con l’ex deputato regionale, Giovanni Cafeo, del resto i due sono stati insieme nell’amministrazione comunale quando Cafeo era il Capo di gabinetto di Garozzo mentre Foti era assessore in quella squadra di governo. Il cerchio si chiude con la presenza in questa coalizione di Gianluca Scrofani, anch’egli nella giunta del renziano Garozzo.

Castagnino e la polemica con il commissario di FdI

Salvo Castagnino e Carlo Busiello, all’interno di Fratelli d’Italia, sono nell’area politica di Carlo Auteri, neo deputato regionale dopo la scelta di Luca Cannata di voler fare il parlamentare a Roma e non a Palermo. Nei mesi scorsi, lo stesso Castagnino era entrato in polemica con il commissario provinciale di FdI, Peppe Napoli, vicinissimo a Cannata,  dopo che quest’ultimo aveva annunciato di voler contattare i partiti del Centrodestra per pianificare le elezioni nei Comuni del Siracusano. In quell’occasione, Castagnino disse: “Confesso che io e l’intera squadra che ha sostenuto il deputato Auteri siamo all’oscuro di cosa voglia proporre il commissario al Centrodestra”.

Moena Scala e l’ex Iena Giarrusso

Moena Scala, dopo la separazione dal M5S, si è avvicinata alle posizioni di un altro ex grillino, l’europarlamentare Di Giarrusso, che, nel luglio scorso, aveva siglato un’alleanza con Cateno De Luca, poi naufragata. Con Giarrusso e con l’altra ex Iena, Ismaele La Vardera, Alfredo Foti ha, però, un conto in sospeso: è in corso a Siracusa un processo per diffamazione in relazione ad un servizio andato in onda su Le Iene relativo ad un’inchiesta della Procura di Siracusa legata alla gestione degli asili nido a Siracusa. Nel fascicolo saltò fuori il nome dell’ex assessore comunale, Alfredo Foti, poi costretto a dimettersi, ma si scoprì che si trattava di un errore di persona

“Ci auguriamo che Alfredo possa offrire la propria disponibilità ad accettare la candidatura e la guida di Officina Civica per Siracusa – scrivono i sottoscrittori della nuova compagine civica – così come è noto ai più il suo impegno per la città, siamo altrettanto convinti che saprebbe rappresentarci tutti, in questo bellissimo quanto difficilissimo ruolo di sintesi tra le varie sensibilità politiche e di portavoce delle istanze della città”.

 

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