Un tempo Siracusa era definita la provincia “babba”, aggettivo in condivisione con Ragusa, per via del fatto che accadeva poco o nulla. Una favola costruita negli anni 60 che si è progressivamente dissolta negli anni 80 con le prime guerre di mafia che ha fatto decine di morti, facendo sprofondare in un vortice di violenza.

Sparano padri di famiglia

Se prima, però, a spararsi erano pregiudicati o picciotti delle cosche, negli ultimi anni le cose sono cambiate e questa volta ad armarsi sono padri di famiglia che non sopportano i rumori molesti dei vicini casa o addirittura un poliziotto in pensione, come accaduto nei mesi scorsi a Lentini, che ha premuto il grilletto contro un pastore responsabile di aver invaso con il gregge il suo terreno.

L’ultima sparatoria

L’ultimo episodio è avvenuto a Cassaro piccolo Comune montano, dove ieri sera, intorno alle 22, c’è stato un confronto tra due uomini che avrebbero deciso di vedersi per chiarire i contorni di una precedente lite di qualche ora prima tra i rispettivi figli.

In ospedale

Solo che uno dei padri si sarebbe presentato armato di una pistola che ha usato per far valere le sue ragioni: un colpo ha centrato la spalla della vittima, un 74enne, che è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa ma, per fortuna, le sue condizioni sono ritenute buone dai medici, se la caverà con 15 giorni di prognosi e dopo le medicazioni ha potuto fare rientro a casa.

L’aggressore si è consegnato

L’aggressore, secondo quanto emerge da fonti investigative, si sarebbe consegnato alle forze dell’ordine e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

La striscia di ferimenti e omicidi

Dunque, è molto preoccupante la striscia di sparatorie nel Siracusano negli ultimi mesi, 4 delle quali si sono concluse tragicamente con degli omicidi, gli ultimi due, avvenuti nelle settimane scorse a Siracusa, con il decesso di un ufficiale della Guardia costiera, e ad Avola, con la morte di un 48enne con precedenti per estorsioni e droga.

Gli spari per l’Infiorata di Noto

In mezzo, ci sono altri episodi inquietanti, tra tutti l’esplosione di diversi colpi di pistola a Noto, in occasione dell’Infiorata, in pieno centro storico, a due passi dalla Cattedrale di Noto. Un regolamento di conti tra bande di giovani che, precedentemente, si erano affrontati a Marzamemi, il cuore della movida estiva della zona sud del Siracusano. A lanciare l’allarme su questa escalation è stato il vescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, che si è detto molto preoccupato per un fenomeno capace di creare paura tra i residenti di questa provincia, tra le più violente in Sicilia.