Le indagini della polizia sul conto della donna di 57 anni, G.S., fermata ieri sera dopo la fallita rapina in una gioielleria di Siracusa, in viale Zecchino, hanno svelato che l’indagata si sarebbe resa responsabile di altri colpi.

Nel corso di una perquisizione di un garage nella disponibilità della cinquantasettenne, gli agenti delle Volanti hanno recuperato  della refurtiva, in particolare preziosi in argento ed articoli di bigiotteria trafugati da una gioielleria, in viale Tica, nella zona nord di Siracusa, vittima di una rapina avvenuta il 19 novembre scorso. “Sono in corso ulteriori indagini per valutare ulteriori responsabilità della donna in altre rapine” spiegano gli inquirenti che stanno raccogliendo in un unico fascicolo i colpi ai danni delle attività commerciali negli ultimi mesi.  Potrebbero essere determinanti, come spesso capita in queste circostanze, le immagini delle telecamere di sicurezza. La posizione della donna, come svelato dalle forze dell’ordine, potrebbe aggravarsi.

Gli investigatori, in merito alla rapina di ieri sera, sono riusciti a ricostruire le fasi salienti dell’azione della donna, che è ai domiciliari.

“La donna, entrata in una gioielleria di Viale Zecchino, armata di pistola, poi risultata giocattolo, ha minacciato il titolare dell’esercizio commerciale che, per nulla intimorito, ha reagito – spiegano dalla Questura di Siracusa – con fermezza e sangue freddo, azionando anche il dispositivo di allarme collegato con la sala Operativa della Questura. La rapinatrice, scoraggiata dalla reazione del gioielliere, ha cercato di fuggire ma rimaneva intrappolata tra le porte blindate del negozio. L’arrivo delle Volanti, già in zona per i servizi antirapina, predisposti in occasione del prevedibile afflusso di clientela nei negozi del centro commerciale, in occasione del black Friday, ha consentito l’arresto della donna”.

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