Era stato arrestato dalla polizia di Siracusa dopo un’intimidazione alla figlia ed alla ex moglie. L’uomo, 59 anni, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe cosparso di benzina il negozio della figlia, “colpevole” di avere ospitato la madre dopo la separazione dei genitori.

Al termine del processo, in primo grado, che si è celebrato al palazzo di giustizia di Siracusa, il giudice ha prosciolto l’imputato, rigettando, di fatto, la tesi della pubblica accusa, che aveva chiesto, al termine della requisitoria la pena ad un anno e 4 mesi di reclusione.

I fatti sono accaduti l’estate scorsa, all’inizio del mese di agosto, periodo in cui ci sarebbe stata una forte contrapposizione tra la coppia, a causa della fine della loro relazione.  Solo che, nella versione della polizia, il cinquantanovenne sarebbe rimasto molto male dall’epilogo del matrimonio ed avrebbe voluto manifestare tutto il suo disappunto.

A quanto pare, avrebbe incontrato la ex moglie nel negozio della figlia ed in quell’occasione, secondo gli inquirenti, le avrebbe lanciato delle minacce. Poco dopo, sarebbe tornato, questa volta, con della benzina che avrebbe cosparso in prossimità del negozio della donna. Per fortuna, nessun innesco ha scatenato un incendio che avrebbe potuto avere delle conseguenze drammatiche.

La denuncia alla polizia ha consentito agli agenti delle Volanti di approfondire la faccenda, conclusa poche ore dopo con l’arresto dell’uomo, ai domiciliari per stalking e violenza privata, immortalato, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, dalle telecamere di sicurezza della zona. Il proscioglimento dell’imputato è frutto del passo indietro della ex moglie, che ha poi, sostanzialmente, ritirato le accuse.

 

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