La commemorazione di Mario Francese, il giornalista de Il Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio del 1979 a Palermo, si è svolta anche a Siracusa.

La stele di Francese

Il cronista era, infatti, originario di Siracusa e per ricordarlo c’è una stele nell’area del parco archeologico della città. Un mazzo di fiori è stato deposto ai piedi della targa alla presenza del prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, del sindaco, Francesco Italia, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dai vertici dell’Assostampa Siracusa, rappresentati dal segretario Prospero Dente e dal fiduciario dell’Unci, Massimo Ciccarello.

“Gli articoli di Francese nelle scuole”

Il prefetto, che ha ricordato l’impegno di Francese, ucciso per le sue inchieste giornalistiche sulla mafia, svelando, per primo, la scalata criminale della cosca coerleonese, guidata da Totò Riina, ha annunciato una iniziativa con le scuole. “L’idea è di far leggere gli articoli di Mario Francese agli studenti di Siracusa. Lui rappresenta un modello non solo di giornalismo ma di senso civico: si tratta di un patrimonio intellettuale da non disperdere e tramandare alle future generazioni. La memoria storica va protetta e salvaguardata”.

“Giornalismo di inchiesta sparito”

Il sindaco di Siracusa, nel corso del suo intervento, ha spiegato che il giornalismo di inchiesta, di cui Francese è stato pioniere in Sicilia, sta scomparendo. “Francese era un giornalista – ha detto il sindaco di Siracusa – che leggeva le carte ed approfondiva gli argomenti ma questo metodo sta sparendo”.

Consolidare la memoria

“Questo giardino diventerà teatro di una rilettura scenica – ha detto il segretario di Assostampa Siracusa, Prospero Dente – di alcuni scritti che iniziarono a disegnare i cambiamenti della mafia. Crediamo che la memoria debba rappresentare storia da ripassare. Il giornalismo vive un’epoca difficile, attingere a questa memoria rappresenta la certezza che il nostro ruolo non verrà mai meno. Trasferirlo ai più giovani la necessità per difendere valori della democrazia e libertà”.

Pochi giornalisti alla commemorazione

La nota dolente è stata l’assenza dei giornalisti. Ce ne erano pochissimi stamane, solo i vertici del sindacato e una sparuta rappresentanza di cronisti siracusani.

 

 

 

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