• Affondo del Comune e degli ambientalisti contro l’associazione dei costruttori
  • No al cemento e difesa a spada tratta del Piano paesaggistico
  • L’Ance ha chiesto la revisione dei vincoli ambientali

Niente resort turistici sulla costa e della revisione del piano paesaggistico neanche a parlarne. E’ molto chiaro il pensiero dell’amministrazione comunale di Siracusa che, con il suo assessore alla Cultura, Fabio Granata, risponde alle richieste provenienti dall’Ance, associazione nazionale costruttori edili, favorevole ad una revisione dei vincoli ambientali, che, a parere degli imprenditori,  frenano la realizzazione di immobili e strutture a basso impatto ecologico e di conseguenza la ripresa economica.

“Basta cemento sulle coste”

L’assessore Granata, facendo una considerazione sui recenti fenomeni naturali, come il ciclone Apollo che ha messo a nudo le debolezze del territorio, lancia una stoccata all’Ance. “Appaiono surreali alcune baldanzose prese di posizione di chi vorrebbe semplicemente e solo continuare a riversare cemento sul suolo e sulle coste cittadine e solo per salvaguardare i propri interessi speculativi” dice Granata.

Il resort di Ognina

Nelle settimane scorse, nella conferenza dei servizi, il Comune di Siracusa e la Soprintendenza hanno detto di no alla costruzione di un resort ad Ognina, nel cui progetto è anche previsto un campo da golf.

Bloccare il consumo del suolo

Granata spinge per la linea dura ed invoca “un cambio di rotta, bloccando o revocando immediatamente da parte della Regione ogni autorizzazione al consumo di nuovo suolo”.

I piani paesaggistici non si toccano

Ed in merito alla richiesta delle imprese di modificare i piani paesaggistici, Granata tuona: “Bisogna essere grati per l’esistenza dei Piani paesaggistici che, pur con qualche limite, riescono a salvaguardare il paesaggio e il patrimonio materiale e immateriale cosi come intuimmo da legislatori”.

Più alberi e meno cemento

“Bisogna piantare migliaia di alberi, riaprire le occlusioni al corso delle acque, demolire le opere costruite abusivamente e intensificare i tanti interventi sulle facciate del Patrimonio edile esistente” chiude Granata

La posizione degli ambientalisti

Sulla vicenda, è anche intervenuta Natura sicula onlus, un’associazione ambientalista. “Per lo scriteriato consumo di suolo, ogni volta che piove è una tragedia. Asfalto e cemento hanno reso impermeabile una superficie enorme ove l’acqua non drena più ma si accumula e scorre veloce, costringendo le strade a diventare fiumi che travolgono e allagano ogni cosa” dice Fabio Morreale, leader dell’associazione.

“Ormai esiste uno strumento pianificatore straordinario che da quando è entrato in vigore sta dando i suoi frutti: il Piano paesaggistico provinciale Non ingessa il territorio ma lo fa sviluppare in modo “sostenibile” sostiene Morreale.

 

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