Il Comune di Siracusa farà ricorso al Tar contro la decisione della Regione di autorizzare la realizzazione dell’impianto fotovoltaico della Lindo srl in contrada Cavadonna, su una vasta area che tocca anche i territori di Canicattini Bagni e Noto.

La decisione del sindaco

Lo ha deciso il sindaco, Francesco Italia, che ha firmato una determina per l’incarico legale, “È una questione – afferma il sindaco Italia – che riguarda tutti perché investe anche il modello di sviluppo che vogliamo per la città e per la provincia. Adesso se ne rende conto anche la Regione, che nei giorni successivi alla concessione delle autorizzazioni, forse per effetto delle proteste, viste anche le tante richieste di impianti ancora pendenti, ha deciso di darsi delle regole e ha iniziato a discutere sui criteri da adottare nelle scelte delle aree. Si tratta – conclude il sindaco Italia – di una materia delicata e complessa e, dunque, con Canicattini abbiamo deciso di adottare le stessa linea difensiva”.

Tre Comuni contro

Oltre a Siracusa, anche i Comuni di Noto e Canicattini Bagni sono contro la realizzazione dell’impianto fotovoltaico che sorgerebbe in un pezzo di terra di quel che dovrebbe diventare il Parco degli Iblei. Il mese scorso è stata organizzata una manifestazione, a cui hanno preso parte molte associazioni ambientaliste, per convincere la Regione a ritirare le autorizzazioni.

«Il progetto della Lindo per conto di un fondo di investimento speculativo inglese, che si vorrebbe realizzare nel nostro territorio – hanno detto  il sindaco di Canicattini Bagni, Miceli – non porta nessun beneficio né occupazionale né tantomeno economico alle nostre comunità che vogliono continuare a parlare di sostenibilità, belle paesaggistiche, beni culturali, di cibo di qualità ed eccellenze agroalimentari”.

L’impianto

Secondo le informazioni fornite dall’amministrazione di Canicattini,  l’impianto “della potenza nominale di 67,421 MWp, sorgerà su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna” ma ci sarà anche “un cavidotto di collegamento di 10 km, con 67 cabine inverter, sino in Contrada “Case Sant’Alfano”, nei Comuni di Canicattini Bagni,
Noto e Siracusa, lungo la “Maremonti”, alle porte del centro abitato canicattinese”.