I concerti al Teatro greco? No, grazie. Meglio farli da un’altra parte. Italia Nostra, nota associazione per la tutela del patrimonio artistico, si iscrive alla crociata per impedire gli spettacoli musicali nell’antica cavea annunciati per questa estate dal sindaco di Siracusa. Le ragioni sono le condizioni del teatro: secondo alcuni esperti, tra cui il professore Lorenzo Lazzarini di Venezia, è cariato.

“Concerti pop in stadi o piazze”

“Un luogo che è testimonianza delle più alte vette culturali – spiegano da Italia Nostra – che l’Antichità ha espresso in Occidente non è certo il più congruo ad ospitare i concerti pop-rock, tanto cari all’amministrazione. Concerti che, proprio per il forte impatto antropico, vengono usualmente allocati in stadi e grandi piazze. Purtroppo, la valutazione storico- archeologica sta in capo ad organi politici, piuttosto che tecnici. In tal modo, eventi ed indotto valgono per quanto rendono alla Città. L’usura e i rischi strutturali del Teatro passano in seconda linea”.

Il no del Soprintendente

Il Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, Salvatore Martinez, che purtroppo non ha poteri autorizzativi, osserva correttamente che “Il Teatro non si presta alla gente che balla sulle tavole” aggiungono da Italia Nostra.

Le pop star al Teatro greco

Secondo quanto annunciato dal sindaco di Siracusa ci saranno i concerti di: Negramaro, Giorgia, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Carmen Consoli, il Volo e Zucchero.

I dubbi sull’operato della Regione

Il dibattito verte anche su chi ha dato le autorizzazioni per i concerti. Salvo Baio, esponente del Pd, mette in luce quanto avvenuto in seno alla Regione, proprietario del sito.  “In sei giorni la Regione Siciliana ha archiviato le criticità esposte dal direttore del Parco Archeologico e non ha avuto alcun dubbio nel dare via libera agli spettacoli. E poi dicono che la burocrazia regionale è lenta”

“L’acquisizione degli atti consentirà di far luce sul “dialogo” tra la commissione Anfiteatri Sicilia e l’assessorato ai Beni culturali. Quest’ultimo ha annunciato che è “partita una campagna di indagine sul teatro, utilizzando moderne tecnologie e i migliori professionisti del settore”. Fino a ieri non ne sapeva niente nessuno e per una questione di trasparenza la Regione dovrebbe dire quando è stata istituita la commissione e da chi è formata” conclude Baio.

 

 

 

 

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