E’ bufera a Siracusa dopo uno spintone dell’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, ai danni di un residente nel corso della scopertura della targa, che ha subito un intervento di ristrutturazione, nella casa natale di Elio Vittorini, in via Vittorio Veneto.

Era presente anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che, in quei frangenti ha placato l’assessore, infastidito dalla contestazione di quel residente.  “L’amministrazione comunale si scusa per l’episodio avvenuto in occasione dell’apertura del Premio Vittorini” dice Italia, che spiega l’episodio.

“La contestazione – dice il sindaco Italia – forse nasce da un fraintendimento. Eravamo lì non per rivendicare un importante intervento di recupero, che non c’è stato, ma semplicemente per dare il via al Premio da un luogo simbolico e davanti a una lapide restaurata per l’occasione dopo tanti anni. Questo era il nostro intento e questo è ciò che ho provato a spiegare a quel cittadino. Poi la risposta alla contestazione ha toccato un eccesso che andava evitato e per questo, come primo cittadino, mi assumo la mia responsabilità. Mi sono subito scusato dell’accaduto con i presenti alla cerimonia, con la persona intemperante e lo faccio con tutti i cittadini”.

Le scuse di Granata

“Per storia politica e personale – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata – so bene che il mio dovere è di rappresentare l’istituzione e il suo decoro, e dunque mi scuso con tutti, anche con quel cittadino, per il mio comportamento. Però va anche detto che la prevaricazione con la quale si cercava, in un’occasione di festa, di impedire lo svolgimento della cerimonia e agli altri di vivere quel momento non può passare in secondo piano e doveva essere interrotta. Io l’ho fatto, certamente con metodi non adeguati e me ne scuso. Le contestazioni verso le istituzioni sono sempre accettabili ma non devono degenerare nella prepotenza”.

Il M5S chiede dimissioni

“Lo spintone -dichiara il M5S –  ad un cittadino che lo contestava apertamente è un bruttissimo gesto che rischia di accendere ancora di più la dilagante rabbia sociale che delle parole inopportune e dei gesti dei personaggi pubblici si nutre. E se pertanto Granata non ritiene di dover dimettersi, autonomamente e per rispetto dei cittadini, sia il sindaco Italia ad assumere provvedimenti consequenziali. Non si corra il rischio di giustificare certi comportamenti. Le scuse aiutano, ma non bastano”