I reparti del comando provinciale di Siracusa, al termine di una vasta indagine sulla contraffazione, hanno sequestrato complessivamente  oltre 277.000 articoli irregolari. I beni sequestrati spaziano da accessori per la casa, strumenti per l’idraulica e l’illuminazione, ricambi automobilistici, fino a giocattoli e capi di abbigliamento contraffatti, spesso destinati a un pubblico inconsapevole dei rischi derivanti dall’utilizzo di tali prodotti non certificati.

I sequestri in provincia

Tra le attività più rilevanti, il sequestro in distributore di articoli per la casa di 119.000 accessori per ferramenta, idraulica e illuminazione, risultati privi delle indicazioni minime di sicurezza. La Compagnia di Augusta, durante un’ispezione presso un esercizio commerciale di ricambi per auto, ha sottoposto a sequestro 435 filtri motore recanti marchi contraffatti di note case automobilistiche, pronti per essere immessi in commercio. La Compagnia di Noto ha individuato e sequestrato 179 capi di abbigliamento e calzature recanti marchi palesemente falsi, esposti su bancarelle nel centro cittadino di Rosolini; la Tenenza di Lentini, operando nella zona nord della provincia, ha sequestrato oltre 3.250 giocattoli e  articoli per bambini, anch’essi privi delle prescritte indicazioni di sicurezza; la Tenenza di Pachino, nell’estremo sud della provincia, ha sequestrato oltre 2.000 articoli per la persona (elastici, fermagli, fasce e cerchietti per capelli) sprovvisti delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa vigente.

Sei denunce

Al termine dei controlli, sei persone sono stati deferite alla Procura della Repubblica di Siracusa  e segnalati contestualmente alla Camera di Commercio. “La contraffazione rappresenta – si legge nella nota della Guardia di finanza di Siracusa – un fenomeno che arreca un grave danno non solo all’economia legale, ma anche alla salute pubblica, minando la fiducia dei consumatori e alterando la concorrenza leale tra gli operatori economici. I prodotti contraffatti o non sicuri possono, infatti, presentare rischi elevati per l’utilizzatore finale, soprattutto in settori sensibili come quelli dei giocattoli, dei ricambi automobilistici e dei prodotti per uso personale”