Da oggi, grazie a un accordo di collaborazione, l’associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto trasmetterà alla Polizia polacca, “saltando qualsiasi pastoia burocratica”, attraverso un indirizzo e-mail diretto, tutte le segnalazioni in merito a server, utenti e materiale polacco.
L’accordo, che rende Meter partner ufficiale della Polizia polacca nella lotta alla pedofilia e pedopornografia online, è stato firmato stamane nell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Vaticano da don Di Noto e dal capo della Polizia polacca, ispettore generale Krzysztof Gajewski, alla presenza dell’ambasciatore di Polonia in Vaticano Janusz Andrzej Kotański.
La firma dell’accordo, sottolinea Meter, è il “punto di arrivo di una serie di colloqui e incontri favoriti da Kotański fin dalla primavera di quest’anno. Da qui la Polizia polacca potrà partire per le sue indagini. Si tratta di un accordo a tempo indeterminato che non prevede oneri alcuni per entrambe le parti”. Steso sulla falsariga di quello che regola i rapporti tra la Polizia Postale italiana e Meter, l’accordo prevede che Meter trasmetterà alla Polizia polacca, saltando qualsiasi pastoia burocratica, attraverso un indirizzo e-mail diretto tutte le segnalazioni in merito a server, utenti e materiale polacco. Soddisfatto don Di Noto.
“Dall’accordo di oggi – ha detto il sacerdote – si può solo imparare. Spesso e volentieri abbiamo segnalato in passato siti e materiale pedopornografico a polizie estere che ci hanno risposto di passare attraverso le Ambasciate o la Polpost italiana, che si sarebbe poi rivolta a loro. È un assurdo, visto che la lotta alla pedofilia è questione di pochi minuti e che con il ‘deep web’ uno può lasciare materiale a disposizione per un utente da pochi secondi a qualche ora: passato quel lasso di tempo i file si cancellano da soli. Sono grato alla Polizia polacca che ha ben capito come la lotta alla pedofilia, un crimine, non dimentichiamolo, è globale e non può avere pastoie di questo genere in un mondo senza frontiere quale Internet”
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