La sua tabaccheria era stata “salvata” dal decreto anti coronavirus solo che il titolare avrebbe pensato di incrementare gli affari improvvisandosi barista. Secondo quanto accertato dai carabinieri che hanno denunciato il commerciante, 38 anni, di Ferla, comune montano del Siracusano, avrebbe installato una macchinetta nel suo locale per servire i caffè alla clientela. Del resto, i bar, così come prevede il provvedimento della Presidenza del Consiglio, sono chiusi, per cui avrebbe voluto approfittare dell’assenza di concorrenza per specularci.

In paese, ormai lo sapevano tutti fino a giungere alle orecchie dei carabinieri della stazione di Ferla che si sono recati nell’attività commerciale del trentottenne che è stato costretto a porre fine alla sua carriera di barista.

“I militari dell’Arma durante un controllo alla tabaccheria hanno accertato che il titolare, approfittando dell’attuale chiusura dei bar, senza averne titolo e comunque violando il citato decreto, somministrava caffè agli avventori preparandolo con una macchinetta appositamente installata” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa. I militari proporranno la  sospensione della licenza di cui è in possesso.

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