L’arrivo del corpo di Santa Lucia a dicembre, ma prima percorsi di preghiera, mostre, convegni, la visita delle reliquie, caratterizzeranno l’Anno Luciano indetto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

Lettera pastorale

In Luce ambulamus (camminiamo nella luce) è il titolo della Lettera Pastorale che ci ha consegnato il nostro arcivescovo ed è questo il tema di questo Anno Luciano: noi con le reliquie di Santa Lucia gireremo tutte le parrocchie della diocesi e fuori dalla Diocesi per riflettere, pregare e stare attorno a Santa Lucia e prepararci in maniera forte e con conoscenza all’arrivo delle spoglie – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione -. Convegni, mostre, percorsi di santità: sarà il cammino che accompagnerà questi mesi in attesa dell’arrivo del corpo a Siracusa. E’ un evento vissuto in comunità: Carlentini dove secondo tradizione santa Lucia si è fermata nel tragitto verso Catania e che ha la martire siracusana come patrona; Belpasso, una comunità che vive attorno all’esperienza di Lucia; e infine Catania: il 5 febbraio del 301 Lucia va a pregare sulla tomba di sant’Agata per la guarigione della mamma. Il devoto può solo gioire di questi momenti e viverli nella pienezza totale. Il 25, giorno di Natale, ci sarà il corpo di Santa Lucia in Cattedrale. E avremo il giorno prima l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro da parte di Papa Francesco. Momenti forti per la nostra città da vivere con gioia, forza e passione”.

La processione

Una novità nella processione dell’Ottava: in processione il simulacro ed il corpo della martire sabato 21 (e non il 20), proprio per favorire la massima partecipazione. “L’Anno Luciano è dedicato all’approfondimento di Lucia sotto molteplici aspetti. Il 17 e 18 maggio convegno sul culto di santa Lucia e verrà inaugurata una mostra con del materiale inedito che si trova alla biblioteca Alagoniana, il 22 marzo saremo all’Unione Italiana ciechi a Siracusa con le reliquie. E durante l’anno diverse iniziative sulla disabilità visiva. Saremo in giro a portare le reliquie ed a raccontare e vivere la sua testimonianza” ha concluso il presidente Piccione.

Le scuole

Sono già tante le richieste da parte delle scuole di ogni ordine e grado per prendere parte ai festeggiamenti. “Dobbiamo prepararci mentalmente all’arrivo del corpo – ha detto mons. Salvatore Marino, componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia -. Noi stiamo cercando di fare un cammino culturale e spirituale mettendo insieme le figure dei santi. Privilegiando una serie di riflessioni su un cammino verso figure di persone che hanno un modo particolare di vivere da cristiani. Convegni legati alla tematica della santità e iniziative con i catechisti ed i giovani per muovere attività che ci permettano di riflettere”.

Lapide in ricordo

La Deputazione chiederà all’amministrazione comunale di posizionare una lapide in piazza Duomo che ricordi che questa è la città di Lucia.   Per l’Anno Luciano la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha chiesto di realizzare un logo speciale: “Abbiamo voluto rappresentare il legame speciale che unisce Siracusa a Lucia – ha detto il prof. Fausto Migneco -. Siamo partiti da qualcosa che ci appartiene. Tra i segni che sottolineano questa speciale devozione c’è sicuramente il simulacro che dal 1599, da quando Pietro Rizzo lo ha realizzato, raccoglie l’attenzione dei siracusani. Partendo da questa statua reliquiario abbiamo voluto realizzare il cuore di questo Anno Luciano: abbiamo rielaborato graficamente il volto di santa Lucia, i segni del martirio visibili sul volto e accostare a questo volto il testo con gli elementi di riferimento per questo anno così speciale che ci apprestiamo a vivere. Un modo per rendere esplicito il logo ed il messaggio”.

Inedita l’esposizione in Arcivescovado: “Sarà inaugurata sabato 18 maggio sull’identità dei siracusani con Santa Lucia richiamando il grido Sarausana je – ha affermato la prof.ssa Loredana Pitruzzello -. Il percorso partirà dalla cappella Sveva continuando per le carceri vescovili e la cappella Alagoniana con l’esposizione dell’abito di santa Lucia e alcuni pezzi del Museo Luciano. Alla Alagoniana troveremo testi che ci raccontano gli eventi della festa di santa Lucia. Un percorso che vuole essere fruibilesia con linguaggio Lis che con linguaggio tattile”.