Mario Bonomo si dimette da coordinatore dell’Mpa in provincia di Siracusa dopo lo “strappo” delle scorse ore. A comunicarlo lui stesso: “Si dice che in politica ci si debba attendere di tutto. Ma mai mi sarei aspettato di vedere definito addirittura “irriguardoso” il mio comportamento nei confronti del Mpa – dice Bonomo – In questi anni bui la militanza mia e di tanti amici a Siracusa è stata dettata dal cuore oltre che dall’attivismo. Oggi che il Movimento per l’Autonomia, si apre a nuove fulgide prospettive e attrae ancora nuove adesioni , ritengo stretto per la mia persona un percorso che vedo da subito riproporsi ancora una volta fondato su ipocrisie e falsità . Mi trovo quindi, mio malgrado, a dovere prendere atto che le opinioni politiche mie e di tantissimi altri militanti contano poco rispetto a decisioni adottate altrove. Di conseguenza, in piena coerenza con il mio modo leale e trasparente di intendere la politica, lascio la guida del Mpa della provincia a Siracusa a qualcuno aduso ad eseguire ordini provenienti da altrove.
La corsa al sindaco e lo strappo
La corsa a sindaco a Siracusa si sta trasformando dunque in uno scontro dentro gli stessi partiti del Centrodestra. Dopo il caso di Forza Italia con l’autosospensione di Edy Bandiera, in disaccordo con la scelta di puntare su Ferdinando Messina, ne è scoppiato un altro dentro il MpA, non da poco.
Già ieri l’ormai ex coordinatore della provincia di Siracusa, Mario Bonomo, aveva ritenuto “inaccettabile” la decisione di indicare Messina come candidato della coalizione, e gli aveva replicato Fabio Mancuso, rappresentante del MpA al tavolo regionale del Centrodestra.
“Bonomo parla a titolo personale”
“Prendiamo atto delle aspirazioni e delle posizione di ciascuno ma la legge in vigore sull’elezione diretta del sindaco impone che ci si coalizzi. Il tavolo regionale tra i partiti del centrodestra voluto dal presidente Schifani ha indicato per Siracusa la candidatura di Ferdinando Messina. La scelta dell’on. Bonomo assunta a titolo personale è irriguardosa nei confronti del MPA e certamente non coinvolge il Movimento” commenta Mancuso.
Il MpA aveva puntato su Peppe Assenza
Come dichiarato ieri a BlogSicilia dal deputato regionale del MpA, Peppe Carta, gli autonomisti avevano deciso di sostenere, al tavolo regionale, Peppe Assenza, ex assessore comunale di Siracusa ed ex presidente dell’Ias, peraltro uomo vicino al parlamentare Ars di Melilli.
Lo strappo dei mesi scorsi
In realtà, lo stesso Assenza era stato proposto, ben prima dei vertici regionali per le amministrative a Ragusa, Trapani, Siracusa e Catania, al tavolo del Centrodestra siracusano ma questa ipotesi incontrò delle forti resistenze, al punto che tre ex deputati regionali, tra cui proprio Mario Bonomo, i leghisti Vinciullo e Cafeo, ed un ex assessore regionale, Bandiera, decisero di sfilarsi, creando un’asse civica, contestando il metodo adottato fino a quel momento dai dirigenti provinciali del partito.
Lo scontro tra i siracusani ed i provinciali
Insomma, nella coalizione del Centrodestra di Siracusa i mal di pancia sono notevoli, per via degli strascichi delle elezioni regionali, in cui nessun candidato siracusano ha ottenuto un seggio all’Ars, essendo stati tutti occupati, nell’ambito dello schieramento moderato, da esponenti della provincia: Peppe Carta, melillese, eletto con il MpA, e Riccardo Gennuso, rosolinese, di Forza Italia. La Lega è rimasta fuori non essendo riuscita a superare, come risultato di lista, gli altri partiti in corsa.
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