E’ scontro aperto dentro Forza Italia a Siracusa quando mancano circa due mesi alle elezioni amministrative. L’ex assessore regionale, Edy Bandiera, attacca duramente la senatrice Daniela Ternullo, “colpevole” di essere intervenuta ieri nel dibattito per il candidato a sindaco del Centrodestra, spendendo il nome dello stesso Bandiera e quello di Ferdinando Messina, ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa, quest’ultimo legato al parlamentare regionale di FI, Riccardo Gennuso.

“Ternullo non dà alcun apporto elettorale” dice Bandiera

“Ho invitato, personalmente, la stessa, che non vedo da mesi, a continuare – dice Bandiera – a non occuparsi delle vicende che riguardano la città di Siracusa, anche perché non mi risulta che sia nelle condizioni di dare un apporto elettorale al partito e alla coalizione. L’uscita in questione, non solo è a titolo personale, ma è anche scoordinata e inconcludente, e porrebbe la mia persona in contrapposizione interna al partito nei confronti dell’ex consigliere comunale Messina, con il quale non mi sono mai sentito in competizione, considerata la diversità delle nostre figure e dei percorsi politico-istituzionali, fino ad oggi vissuti”.

Le possibili ragioni dello scontro

L’uscita della senatrice, vicino all’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, potrebbe essere sembrata come la rivendicazione di un ruolo politico operativo, forse come un richiamo all’ordine per lo stesso Bandiera. In effetti, l’ex assessore regionale si è reso protagonista, nelle settimane scorse, di uno strappo con Forza Italia, creando un asse con tre ex deputati regionali, Mario Bonomo, Giovanni Cafeo e Enzo Vinciullo, anch’essi in rotta con il Centrodestra, in merito alle trattative per la scelta del candidato sindaco. Ma la reazione di Bandiera è stata durissima.

“Io il più votato a Siracusa in FI”

“Nel sottolineare che la suddetta uscita stampa, non è stata concordata con il sottoscritto, che tra l’altro anche questa volta è stato il più votato in Forza Italia, nella città di Siracusa, alle elezioni regionali, invito la Signora Ternullo, che probabilmente ha avuto la necessità di utilizzare anche il mio nome per emettere un certificato di esistenza nel territorio, a desistere in futuro da tali pratiche” tuona Bandiera.

“Le mie posizioni, coincidono con quanto – conclude Bandiera – già comunicato nelle scorse settimane, insieme ai colleghi Bonomo, Cafeo e Vinciullo, e auspico che, attraverso la necessaria azione dei responsabili dei partiti regionali, con in testa il Presidente Schifani, anche nel suo autorevole ruolo di garante degli equilibri dell’intera coalizione, si possa trovare la condivisa sintesi, per consentire al centrodestra siracusano, nella sua interezza, di tornare a ben governare la Città dopo dieci anni”

La replica di Ternullo

La senatrice Ternullo ha replicato all’affondo di Bandiera. “Non credo di avere offeso nessuno quando ho incluso il Sig. Bandiera tra i papabili alla carica di candidato sindaco del centrodestra per le amministrative di Siracusa. Pertanto non comprendo il livore e il nervosismo da lui manifestati a mezzo stampa nei miei confronti. Dice che non ci vediamo da mesi: mi risulta che ci siamo sentiti fino a ieri pomeriggio, per un sano confronto”.

“Momento di frenesia di Bandiera”

“Tra l’altro le mie affermazioni che invitavano all’unità erano state concordate con il Partito, di cui sono rappresentante sia nella mia Provincia che in Senato. É per tale motivo che respingo al mittente le accuse, nate sicuramente da un passeggero momento di frenesia” aggiunge Ternullo.

FI in fase di riorganizzazione”

“Non è un mistero che Forza Italia in Sicilia stia attraversando una fase di riorganizzazione territoriale – conclude la Senatrice. Proprio per tale motivo però invito tutti i dirigenti e militanti di Forza Italia ad evitare superflue contrapposizioni, poiché inutili e dannose. In particolare poi a Siracusa, la rosa dei nomi su cui puntare per le prossime Amministrative passerà da una serena valutazione sia con i dirigenti locali che nazionali. Ricordo che il rispetto istituzionale è sempre stato alla base dei ragionamenti politici in Forza Italia”.