E’ montata una polemica dopo la presentazione a Capo d’Orlando di un disegno di Legge costituzionale riguardante una nuova forma di accesso diretto alla Corte Costituzionale durante lo stato di emergenza nazionale. L’iniziativa porta la firma del Comitato dei giuristi siciliani.

La proposta del Comitato dei giuristi siciliani

Al momento, come spiegato dall’avvocato Ezechia Paolo Reale, coordinatore del Comitato e dagli avvocati Andrea Pruiti Ciarello e Rocco Mauro Todero, per le questioni di legittimità costituzionale di una norma, i cittadini hanno come unica strada quella di ricorrere ai Tribunali ordinari o amministrativi, che “costituiscono un filtro numericamente rilevante all’accesso alla giustizia costituzionale”.  Inoltre, per gli stessi giuristi, “i due terzi dei ricorsi vengono dichiarati inammissibili”.

L’esempio del Green pass

Per rendere più chiaro il concetto, il Comitato dei giuristi siciliani ha preso ad esempio la questione del Green pass.

Con il Ddl il ricorso alla Corte sarebbe più rapido

“Le implicazioni del disegno di legge – spiegano i giuristi siciliani – sono molto profonde e rilevanti, giacché consentirebbe, ad esempio, a cinquecento cittadini di impugnare davanti alla Corte Costituzionale i decreti legge che hanno introdotto il Green Pass, per ottenere un giudizio costituzionale rapido, in grado di garantire l’effettività della tutela dei diritti e delle libertà sanciti nella Costituzione”.

Le polemiche

L’esempio portato all’attenzione dal Comitato dei giuristi siciliani ha scatenato le polemiche e così il coordinatore, Ezechia Paolo Reale, nelle ore scorse, è intervenuto, spiegando, in sostanza, che i giuristi non hanno preso una posizione sulla questione ma solo sollevato l’opportunità di una norma in vigore in molti dei paesi europei.

“Una norma in vigore in Europa”

“La proposta dei Giuristi siciliani è finalizzata ad introdurre in Italia l’istituto dell’accesso diretto, già previsto e vigente in quasi tutti i paesi europei” taglia corto l’avvocato Ezechia Paolo Reale.

“Nessuna posizione idelogica”

“Il Comitato dei giuristi siciliani – precisa Reale – non ha espresso alcuna posizione ideologicamente contro o in favore del “green pass”, poiché intende esprimere semplicemente una posizione di scienza giuridica, che predilige l’affermazione di un principio di diritto, piuttosto che -più banalmente- mirare alla propaganda di una posizione di merito”.