• Scuole chiuse a Melilli dopo l’aumento dei contagi nel Comune del Siracusano
  • Il sindaco ha emanato un’ordinanza che dispone la chiusura fino al 20 marzo
  • Classi aperte nella frazione di Villasmundo dove la situazione è sotto controllo

Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di Melilli fino al 20 di marzo. Una decisione, formalizzata con una ordinanza, assunta a seguito dell’aumento della curva del contagio che ha preoccupato molto la comunità melillese.

Le pressioni del sindaco

Nei giorni scorsi, lo stesso capo dell’amministrazione aveva spinto per avviare la Didattica a distanza, senza, però, ottenere parere favorevole dall’Asp, evidentemente i nuovi dati sul contagio hanno convinto l’azienda sanitaria a dare il consenso.  A Città Giardino, frazione di Melili, le scuole resteranno chiuse da sabato 13 marzo a lunedì 15 marzo, per permettere la sanificazione di tutti i locali. Per la chiusura, si era anche espressa la parlamentare regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, anch’essa destinataria di tante segnalazioni da parte dei residenti del Comune. D’altra parte, la stessa deputata è originaria di Melilli.

Scuole aperte a Villasmundo

A Villasmundo, altra frazione del centro melillese,  invece, non essendo state riscontrate criticità di alcun tipo, i plessi scolastici rimangono aperti. “La nuova ordinanza vieta qualsiasi tipo di assembramento e stazionamento nelle piazze e nei parchi gioco comunali e sancisce la chiusura delle strutture sportive all’aperto” fanno sapere dal Comune.

Tasck force

Il Comune di Melilli, per fronteggiare la situazione, ha istituito una task force con la Polizia locale, la Protezione civile e alcune associazioni di volontariato. “Invito tutti i concittadini – dice il sindaco di Melilli – ad un comportamento più responsabile, a seguire le regole di buonsenso ed evitare il più possibile contatti superflui con altre persone. Insieme – dichiara il sindaco Giuseppe Carta – riusciremo a contrastare il Covid e riportare la situazione alla normalità”.

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