In Commissione sanità, alla Regione, l’assessore regionale, Ruggero Razza, ha fornito i dati relativi ai posti letto, riservati ai malati di Covid19, nel Siracusano, distribuiti in 4 ospedali su 5. E’ stata la parlamentare regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, a diffondere i numeri sulla capienza delle strutture sanitarie.

“All’ospedale Umberto I di Siracusa 48 posti letto per degenza ordinaria, oltre a 16 posti riservati alla Terapia intensiva. Al Trigona di Noto, i posti letto ordinari sono 67, più i due per l’area critica. Al Muscatello di Augusta si contano 40 posti letto per degenza ordinaria, a Lentini sono, invece, 14″.

Ma all’Umberto I, nei giorni scorsi, è esploso il problema della mancanza di rianimatori ed anestesisti e così la direzione dell’Asp ha deciso di sottoscrivere una convenzione con l’ospedale Cannizzaro di Catania “al fine di assicurare l’attività delle terapie intensive legata all’emergenza epidemiologica” scrive nella sua delibera il capo dell’azienda sanitaria di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.

Una decisione frutto di una analisi sconfortante per il sistema sanitario di Siracusa che, dopo la seconda ondata del contagio, ha scoperto una “cronica carenza di personale di anestesia e rianimazione”  per cui il direttore dell’Unità operativa complessa Affari generali, Lavinia Lo Curzio, ha rappresentato al vertice dell’Asp “la necessità di reperire detto personale, indispensabile per assicurare l’attività delle terapie intensive, legata all’emergenza epidemiologica da Covid19”.

La situazione, però, era nota già in estate: “con nota del 13 luglio 2020, il Direttore del dipartimento di emergenza ha rappresentato la drammatica situazione in cui versa quest’azienda, chiedendo una soluzione utile allo scopo”. Tre giorni dopo, con una delibera, l’Asp di Siracusa “ha autorizzato la stipula di una convenzione con l’A.O.U. Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania, al fine di reperire dirigenti medici anestesisti e rianimatori”.

Ma lo stesso direttore del Dipartimento di emergenza, “con nota del 25/08/2020, ha ritenuto la convenzione con il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania efficace ma non bastevole per assicurare i fabbisogni aziendali”. Da qui la proposta alla direzione generale dell’Asp di rivolgersi all’ospedale Cannizzaro di Catania.

 

 

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