• La Procura ha chiesto il patteggiamento a 9 mesi per l’avvocato Piero Amara
  • Coinvolto nella bancarotta del vecchio gestore idrico di Siracusa
  • Indagato anche l’avvocato Toscano, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio

Patteggiamento a 9 mesi di reclusione per l’avvocato Piero Amara e rinvio a giudizio per l’avvocato Attilio Toscano. Queste le richieste della Procura di Siracusa formulate al gup del Tribunale di Siracusa nell’ambito del procedimento giudiziario che vede i due professionisti indagati per il crac di Sai 8, la società che a Siracusa gestiva il servizio idrico e fognario.

Le accuse

Secondo la ricostruzione dei magistrati, l’azienda avrebbe versato ai due legali dei lauti compensi, sotto forma di consulenza, per distrarre i beni. Se ne riparlerà il 20 luglio, sempre al palazzo di giustizia, quando il gup dovrà sciogliere la riserva sul patteggiamento della Procura ed allo stesso tempo la parola passerà alla difesa di Toscano, assistito dall’avvocato Dario Riccioli, per le sue conclusioni.

“Cambio del capo di imputazione”

“C’è stata la modifica del capo di imputazione perché da bancarotta per distrazione – spiega a BlogSicilia l’avvocato Dario Riccioli – si è passati a bancarotta preferenziale. Non sono più contestati i compensi pagati ai singoli professionisti, quali persone fisiche. Rimangono contestati i compensi alla società di consulenza del valore di circa 300 mila euro per ciascuna e l’aggravante del danno economico di rilevante gravità”.

Le rivelazioni di Amara

Nel corso della sua deposizione,  Piero Amara ha spiegato che Toscano avrebbe avuto non solo un ruolo di consulente legale della Sai 8 ma  anche vestito i panni di mediatore, favorendo, secondo la tesi dell’avvocato augustano, la nomina nel luglio del 2011 a presidente dell’Ato idrico di Siracusa, di Gustavo Cardaci. E per farlo si sarebbe rivolto all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Nella tesi di Amara, ci sarebbe stato un prezzo da pagare, circa 100 mila euro.

“Quello fu il costo della nomina di Cardaci, a detta del professore Toscano, per motivi miei, non c’è alcun dubbio che lui intervenne su Lombardo, perché l’ho vissuto, ma credo di essere abbastanza certo che vi è stata una corresponsione di denaro al Presidente della Regione” si legge nel verbale di Amara

La difesa di Toscano

Per il professore Attilio Toscano, non c’è nulla di vero nella versione di Amara, “per questo, abbiamo ricostruito la vicenda con le date dei contratti e la nomina di Cardaci, allo scopo di dimostrare che è una tesi senza alcun fondamento di verità” ha spiegato a BlogSicilia l’avvocato Dario Riccioli, secondo cui “nessuna tangente è stata pagata”.

Quando Cardaci assunse l’incarico di presidente dell’Ato idrico, “la Tsl aveva incassato solo 20 mila euro”, precisa l’avvocato Riccioli, inoltre, i due terzi di compensi pagati da Sai 8 alla Tsl, con tanto di fattura, sarebbero stati girati alle società riconducibili ad Amara “perché aveva portato i clienti” assicura il difensore. Insomma, quella somma, 100 mila euro, tirata fuori da Amara, non emerge da nessuna parte, secondo il legale.

 

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