“Ci sono stati silenzi rumorosi come quello del mio partito, il Pd, che a Siracusa è sparito dai radar della politica e sul caso del Petrolchimico non ha detto una sola parola”.

E’ quanto affermano Salvo Baio e Mario Blancato, esponenti del Pd, storici rappresentanti della sinistra siracusana, che criticano i vertici del partito in merito ad una vicenda, quella sulla crisi del Petrolchimico, strategica per l’economia e le ricadute occupazionali sul territorio.

“Silenzio dei ministri del Pd”

“Addirittura un assessore comunale Dem ha scritto sui social che bisogna boicottare la russa Lukoil. Stesso silenzio da parte dei ministri e sottosegretari del Pd” sostengono Baio e Blancato, per i quali è necessaria una mobilitazione generale.

Appello alla mobilitazione

“La gravità della situazione richiede la mobilitazione generale, l’unità – dicono i due del Pd –  delle forze sociali e politiche, degli enti locali, delle associazioni di categorie. Ma finora le reazioni sono state deboli ed evanescenti”.

“E’ accaduto anche che alcuni parlamentari – spiegano Baio e Blancato – dei Cinque Stelle, abbiano sollecitato la prefetta di Siracusa a rappresentare a Roma la gravità della situazione, mentre il ministro degli Esteri, Di Maio, invocava maggiore fermezza e coraggio per bloccare l’importazione di petrolio e gas dalla Russia prendendosela con Orban perchè, buon per noi, si è messo di traverso. Tuttavia a loro va riconosciuto il merito della convocazione del tavolo negoziale”.

L’incontro a Roma

Nei giorni scorsi, la deputazione siracusana del M5S ha annunciato che il Governo ha convocato un tavolo per discutere della crisi del Petrolchimico, tagliato fuori dal PNRR e dalla Transizione ecologica, il cui futuro è anche segnato dalle imminenti sanzioni alle importazioni del greggio russo, materia prima per le raffinerie Isab Lukoil.

“Ma da Roma l’unico segnale pervenuto, dopo mesi di silenzio, è la convocazione di un tavolo negoziale da parte della sottosegretaria al Mise (ministero per lo sviluppo economico) Alessandra Todde” spiegano Baio e Blancato

“La sottosegretaria Todde dovrà chiarire che fine ha fatto la richiesta avanzata dall’ Associazione degli industriali, dai sindacati dei lavoratori, dagli enti locali al MISE, tramite la Regione Sicilia, di riconoscimento di “area di crisi industriale complessa”, che potrebbe mettere in moto investimenti per circa due miliardi” aggiungono

L’assenza del sindaco di Siracusa a Roma

“Da quanto abbiamo letto, ci sembra di capire che il sindaco di Siracusa non prenderà parte al tavolo negoziale. Delle due l’una: se si tratta di una sua rinuncia è grave, se non è stato neanche invitato è ancora più grave, perchè le istituzioni prescindono da chi le rappresenta” concludono Baio e Blancato.