• Intervista al vicesindaco di Siracusa Pierpaolo Coppa
  • L’esponente della giunta Italia non intende dimettersi nonostante le indicazioni del Pd
  • Conferma il sostegno ad Italia e critica il Partito democratico

“Non credo che il Pd abbia alcun titolo per chiedermi un passo indietro. Aggiungo che ad oggi non risulto tesserato per il 2021”. Lo afferma a BlogSicilia il vicesindaco di Siracusa ed assessore all’Istruzione Pierpaolo Coppa rispondendo così alla direzione del Pd che, nei giorni scorsi, sancendo la definitiva rottura con l’amministrazione del sindaco Francesco Italia, ha chiesto ai due assessori appartenenti al Pd, Coppa e Adrea Buccheri, di rassegnare le dimissioni.

La direzione del Pd ha chiesto agli assessori del Pd di dimettersi. Perché non lo ha ancora fatto?

Sono stato indicato dal candidato sindaco Francesco Italia tra i quattro assessori che avrebbero fatto parte della giunta e non sono mai stato designato dal Pd. La mia legittimazione a svolgere le funzioni di assessore deriva dall’elezione a sindaco di Francesco Italia e dalla fiducia del Sindaco.

È utile ricordare che alle elezioni comunali del 2018 il Pd non presentò nessuna lista propria e si limitò ad inserire il proprio simbolo nella lista del candidato Sindaco Fabio Moschella. Per il secondo turno venne stipulato un patto civico tra il Sindaco ed i candidati alla carica di Sindaco Randazzo, Granata e Moschella. Pertanto,  non credo che il Pd abbia alcun titolo per chiedermi un passo indietro. Aggiungo che ad oggi non risulto tesserato per il 2021.

Lei non ha ancora rinnovato la tessera del Pd. Pensa sia una esperienza chiusa con il Pd?

Per oltre 11 anni sono stato tesserato del Pd. Ho scelto di tesserarmi nel 2019 e nel 2020 anche nella speranza che potesse avviarsi nel pd siracusano una fase nuova e ciò a mio avviso non è avvenuto. Iscriversi ad un partito non è un atto di fede, bensì il frutto di una valutazione dei valori che esprime il partito e soprattutto di come vengono declinati sul piano nazionale, regionale e locale.

È un momento storico e politico particolarmente dinamico ed è difficile orientarsi come cittadino perché il campo del centro sinistra sta mutando rapidamente e non mi è chiara la direzione del Pd. Addirittura, in Sicilia deputati che avevano aderito al Pd sono passati prima ad Italia Viva e poi negli ultimi giorni alla lega.  Di fatto a Siracusa il Pd è privo di un deputato nazionale e regionale. In fondo il mio ruolo nel Pd negli ultimi anni  è stato di mero iscritto e non credo che sia così importante per chi legge se intendo rinnovare o meno la tessera.

Non crede che una giunta di centrosinistra, senza il sostegno del partito più importante, possa destabilizzare l’elettorato, soprattutto in proiezione del 2023 quando si tornerà a votare per il Comune?

Non ho responsabilità e ruoli nel Pd. Chi ha fatto la scelta se ne assume la responsabilità. Posso solo sottolineare che si ripetono le stesse dinamiche del passato. Esattamente a tre anni dalle elezioni di Garozzo ed in pieno conflitto tra l’amministrazione di centro sinistra di allora ed c.d. il “Sistema Siracusa” il Pd sfiduciò il Sindaco del Pd e la Giunta e si aprirono conflitti asprissimi anche per le candidature alle regionali.

Gli effetti di quei comportamenti sono stati l’impossibilità per il Pd di presentare una propria lista autonoma alle elezioni amministrative del 2018. Il candidato alle regionali allora eletto è passato alla lega. La storia si ripete. Vedremo se gli effetti saranno uguali.