• Intervento dell’ex assessore regionale Marziano sulla crisi politica della giunta di Siracusa
  • Chiesti al sindaco gli Stati generali del Centrosinistra
  • L’alternativa sarebbe di andare per la sua strada

Il sindaco ricompatti la maggioranza oppure vada per la sua strada. E’ quanto afferma, in sintesi, l’ex assessore regionale, Bruno Marziano, esponente del Pd, che, invita il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a tornare a parlare con gli alleati dopo la crisi politica aperta dalle dimissioni di due assessori di Italia Viva ed i malumori dello stesso Pd, dilaniato dalle correnti e da una balcanizzazione interna.

“Il sindaco decida cosa fare”

“Il sindaco, se vuole rilanciare  la sua azione amministrativa – afferma Marziano – nel prossimo anno e mezzo di legislatura, deve  porre in essere  modi e forme per ricompattare la maggioranza . Altrimenti significa che ritiene di essere autosufficiente  e, come  la mia esperienza amministrativa mi suggerisce,  l’autosufficienza non porta a nulla di buono e non porta lontano”. L’idea di Marziano è la convocazione degli Stati generali del Centrosinistra in cui discutere degli ultimi due anni di amministrazione, stabilire un piano e definire i ruoli nella giunta.

La situazione nel Pd

L’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano, torna a vestire i panni di pontiere, lo aveva fatto anche ai tempi della giunta di Giancarlo Garozzo, renziano del Pd e poi in Italia Viva sempre al fianco dell’ex premier, quando, sempre nel Pd, si aprì una crisi con l’allora corrente bersaniana. Ma oggi le cose sono più complicate: il segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno, ha detto di non volerne sapere dell’amministrazione Italia ma una corrente del partito, che ha anche provato a scardinare lo stesso segretario con una mozione, è dentro la giunta, con un proprio rappresentante, Andrea Buccheri. E poi c’è anche il vicesindaco, Pierpaolo Coppa, iscritto al Pd ma battitore libero.

I rimproveri ad Italia di Marziano

Bruno Marziano rimprovera, però, ad Italia, alcune scelte politiche che hanno compromesso la stabilità della coalizione, tra cui “il sostegno  dichiarato da parte di Francesco Italia  al candidato sindaco di Augusta  del Centrodestra e vicino a Fratelli d’Italia , formazione politica da cui ci troviamo lontani mille miglia. Un endorsement  non obbligatorio  e non richiesto che serviva solo a marcare una autonomia politica del sindaco che  accentuava la distanza dai partiti del centrosinistra”