• La crisi politica al Comune di Siracusa
  • Fabio Granata lancia un appello per la ricostituzione del Patto della città
  • L’assessore alla Cultura punta ad una coalizione civica e non politica

Per uscire dalla crisi politica al Comune di Siracusa, dopo le dimissioni di due assessori di Italia Viva, Fabio Granata, assessore alla Cultura, ha lanciato un appello per la ricostituzione del cosiddetto Patto per la città, la formula che, nel 2018, permise a Francesco Italia di diventare sindaco, battendo al ballottaggio il candidato del Centrodestra, Ezechia Paolo Reale.

No ad una coalizione di Centrosinistra ma civica

Quel Patto, che Granata definisce coalizione civica, altro non era che un accordo tra i candidati a sindaci sconfitti al primo turno (Fabio Granata, Fabio Moschella e Giovanni Randazzo) con Francesco Italia nella sfida al secondo turno con Reale.

Un’intesa molto ibrida, considerate le provenienze politiche di ciascuno di loro, con Granata, leader del movimento Oltre, da sempre ancorato alla Destra, e gli altri due fortemente legati al Centrosinistra. Ed in effetti, nella prima giunta, presieduta da Italia, erano presenti tutti e tre, salvo poi sfilarsi: il primo a staccare la spina fu Moschella, esponente del Pd, poi toccò a Randazzo, alfiere di Lealtà&Condivisione. Ed a loro che Granata si rivolge per rimpolpare la giunta monca di due assessori, insieme alle forze che ancora sostengono il sindaco.

Il nodo politico

Per Granata, il rilancio politico della giunta si deve, dunque, fondare su un ritorno alle origini, d’altra parte un coinvolgimento “ufficiale” del Pd darebbe maggiore colore politico all’amministrazione e per uno che è nato e cresciuto nella Destra sarebbe difficile da mandare giù oltre al fatto che lo stesso Pd potrebbe chiedere al sindaco la testa di Granata.

“Ricordo a me stesso che l’ amministrazione Italia nacque  da un Patto civico e programmatico tra i  4 candidati a sindaco alternativi a un Centrodestra privo di identità politica e mal rappresentato, Centrodestra paradossalmente sostenuto al ballottaggio  da buona parte degli stessi ambienti che oggi dichiarano la propria distanza da Francesco Italia” spiega Fabio Granata.

Il Pd frantumato in più anime

Ma  il Pd ha maggiori problemi del sindaco perché il partito è dilaniato dalla correnti, una di queste si è anche resa protagonista di iniziativa per rimuovere l’attuale segretario provinciale, Salvo Adorno, che, nei giorni scorsi, ha marcato le distanze dalla giunta Italia, in un’intervista a La Sicilia.

A rendere ancora più complesso il quadro, è la presenza nella stessa amministrazione di due esponenti del Pd, il vicesindaco, Pierpaolo Coppia, e l’assessore alla Polizia municipale, Andrea Buccheri, evidentemente appartenenti ad aree diverse dal segretario, altrimenti si sarebbero già dimessi dopo le parole di Adorno.

La forza di Italia

Ci sono due fattori che, comunque, aiutano il sindaco Italia: lo stallo del Pd e soprattutto la mancanza di un Consiglio comunale, sciolto nel novembre del 2019 dopo la mancata approvazione del rendiconto di gestione anche se pende un ricorso alla Presidenza della Regione, posto che il dirigente dell’Ufficio legale ha ritenuto illegittimo lo scioglimento dell’assemblea. In ogni caso, senza Consiglio nessun partito o movimento può mostrare la sua forza e magari rivendicare delle rappresentanze in giunta.

I risultati della giunta

Granata snocciola alcuni risultati raggiunti dall’amministrazione, tra cui la nuova gestione dei rifiuti con l’aumento della quota della raccolta differenziata, il nuovo trasporto pubblico, lo smantellamento dell’abusivo campo rom, la realizzazione di un ostello per i migranti a Cassibile e 56 milioni di euro di progettazioni.

 

 

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