Nei progetti presentati dal Comune di Siracusa che saranno finanziati con i fondi del PNRR ce ne è uno che prevede l’ammodernamento del depuratore comunale di Siracusa, in contrada Canalicchio.

Le inchieste della Procura di Siracusa

La struttura è stata al centro di alcune inchieste della Procura di Siracusa per degli sversamenti in mare di reflui, del resto si tratta di un impianto piuttosto vecchio che, come ribadito dall’amministrazione comunale, impiega tecnologie risalenti agli anni 80.

Trattamento dei reflui ed energia

Secondo quanto affermato dall’assessore all’Ambiente, Giuseppe Di Raimondo, il progetto, del valore di 10 milioni di euro, considera non solo “l’ammodernamento della linea fanghi” del depuratore ma anche l’installazione di un impianto di cogenerazione”.

Acque pulite al Porto Grande

In sostanza, nelle intenzioni del Comune i reflui subiranno un processo di depurazione ottimale tale da essere usati  per scopi agricoli oltre al beneficio per il Porto Grande dove, finalmente, confluiranno acque trattate e pulite.

Autosufficienza energetica

L’altro aspetto saliente del progetto è che il nuovo sistema, dotato di un impianto di cogenerazione, consentirà di trasformare quel trattamento di liquami in energia, con l’obiettivo di rendere autosufficiente il depuratore.

“Quello che andrà a realizzarsi, infine, sarà un impianto anche più sostenibile, atteso che la produzione, attraverso il biogas, di quasi 380 kw ne permetterà la quasi totale autonomia” spiegano dal Comune di Siracusa

Le carenze dell’attuale depuratore

“Sarà assicurato il miglioramento – assicura l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Di Raimondo – della qualità del refluo depurato: ricordiamo che il depuratore comunale nasce con un concetto che prevedeva il recupero delle acque e dei fanghi destinati all’industria e all’agricoltura. Purtroppo ad oggi le percentuali recuperate sia di fanghi sia di acqua sono veramente esigue a scapito della qualità del refluo: per tale motivo questo progetto diventa determinante per il Porto Grande che da qualche anno ha assunto una chiara vocazione turistica”.

Spetterà al ministero della Transizione ecologica dare il via libera al progetto che dovrà essere inserito nell’inserimento utile nella graduatoria finale e nel successivo finanziamento.

“Il livello di progettazione- dichiara Raimondo- è quello classificato come “definitivo”, avendo superato tutti gli step intermedi: vuol dire che il progetto è pronto per essere approvato, finanziato e, speriamo entro l’anno, messo in
appalto. Un lavoro complesso che ha impegnato non solo i nostri tecnici ma anche quelli di Siam che ringrazio a nome dell’Amministrazione”.

I compiti del gestore privato

“Altro fattore importante riguarderà la fase autorizzativa (permitting) che dovrà sostenere il gestore della struttura (la Siam) questa tipologia di impianto necessità infatti della PAUR, la procedura di provvedimento autorizzativo unico regionale” precisano dal Comune di Siracusa.